Ospite a La Volta Buona con Caterina Balivo, Leo Gullotta si è raccontato con il sorriso, ripercorrendo la sua infanzia a Catania, gli esordi artistici e i successi di una lunga carriera. Il celebre attore siciliano ha parlato con affetto delle sue origini siciliane: “Catania è sempre nel mio cuore. Le mie radici stanno lì, sono nato a Catania, ai piedi dell’Etna. Al sole al mare. Chi nasce al sole ha sempre il cuore caldo”.
Gullotta è cresciuto nel quartiere catanese di Fortino, in una famiglia umile ma piena d’amore. Attratto fin da bambino dalla recitazione, a soli 10 anni debuttò al Teatro Bellini, mostrando il suo talento da attore. Da allora non si è più fermato, costruendo una carriera ricca di successi a teatro, al cinema e in TV.
Con la sua proverbiale ironia, l’attore ha ricordato quando rivelò la sua omosessualità in conferenza stampa negli anni ’90, suscitando clamore. “Io sono stato fortunatissimo, non posso lamentarmi e allora come volta buona, ho scelto l’amore” ha detto, riferendosi al compagno Fabio con cui ha festeggiato 45 anni insieme. I due si sono uniti civilmente nel 2019, un diritto che Gullotta ha colto con gioia: “Quando arrivano i diritti bisogna prenderli subito”.
Nonostante alcune dolorose esclusioni legate al suo orientamento sessuale, come quella dal film su Padre Puglisi, Gullotta non serba rancore. Anzi, guarda avanti con ottimismo: “Bisogna saper dire grazie e apprezzare i doni della vita”. Leo Gullotta ricorda con affetto l’incontro con Giuseppe Tornatore agli inizi, che lo scelse per “Il Camorrista”. E lancia un monito contro la mafia: “Tutti dobbiamo scegliere di allontanarla e condannarla. Dobbiamo raccontare le storie per quello che sono, altrimenti il futuro sarà sempre nebbioso”.
Insomma, Leo Gullotta si mostra per quel che è: un uomo dal cuore grande, che nonostante le difficoltà ha saputo costruire una vita piena d’amore e di soddisfazioni professionali. Un artista che fa dell’ironia e dell’ottimismo la sua cifra distintiva. Una bella lezione di vita.