L’uso dello smartphone potrebbe aumentare il rischio di ammalarsi di tumore al cervello. Se le tesi sostenute da alcune ricerche scientifiche non bastano, ora a lanciare l’allarme c’è anche una sentenza della Corte di Appello di Torino.
I giudici piemontesi hanno confermato una sentenza emessa in primo grado dai colleghi del Tribunale di Ivrea del 2017 sul caso di un dipendente dell’allora Telecom Italia che aveva scoperto di avere un neurinoma, una tipologia di tumore, del nervo acustico.
La sentenza della Corte d’Appello torinese riapre adesso il dibattito pubblico sulla potenziale pericolosità dei telefoni cellulari, tablet e altri dispositivi senza fili. C’è da dire che durante l’estate scorsa una ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità, Arpa, Enea e Cnr.Irea aveva stabilito che non è ancora chiaro se possa esserci un collegamento tra l’insorgenza dei tumori e l’utilizzo dei cellulari.
In questi giorni, intanto, i giudici torinesi hanno condannato l’Inail a pagare una rendita vitalizia ad Robero Romeo, dipendente Telecom Italia che, secondo i suoi legali si ammalò di cancro a causa dell’utilizzo continuo dei cellulari. Il dipendente usava il telefono anche 5 ore al giorno.
Ci sarebbe, secondo i giudici, un nesso causale tra malattia e utilizzo degli apparecchi di telefonia mobile. Per gli avvocati che hanno seguito il caso si tratta di una sentenza storica. «come lo era stata quella di Ivrea, la prima al mondo a confermare il nesso causa-effetto tra il tumore e l’uso del cellulare».
Secondo il legali, che hanno iniziato una vera e propria campagna di sensibilizzazione, basterebbe usare il cellulare 30 minuti al giorno per 8 anni per essere a rischio. Sulle scatole dei telefoni cellulari, secondo i due avvocati, dovrebbe essere specificato che l’uso esagerato di questi apparecchi potrebbe nuocere gravemente alla salute. Un po’ come accade con i pacchetti di sigarette. «La sentenza di oggi – dicono – contribuisce all’informazione sul tema e la questione riguarda anche i bambini, che sempre più utilizzano i cellulari. Lo Stato non sta informando, anzi».
Ma chi ha ragione? I cellulari causano il cancro? Il dibattito resta ancora aperto e non si avrà una risposta a breve visto che le ricerche sono ancora in corso. Secondo il Rapporto Istisan ‘Esposizione a radiofrequenze e tumori’, l’uso prolungato dei telefoni cellulari, su un arco di 10 anni, non è stato associato all’incremento del rischio di tumori maligni o benigni. I dati attuali però non consentirebbero valutazioni accurate del rischio dei tumori intracranici e mancano dati sugli effetti a lungo termine dell’uso del cellulare iniziato durante l’infanzia.