Palermo, sfrattati padre e figlio a pochi giorni da Natale: l’appello del Sunia

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Palermo – Il Sunia Palermo aveva inviato tre giorni fa una lettera alle istituzioni locali e regionali, sollecitando ogni iniziativa utile a fermare lo sgombero previsto per oggi, a ridosso delle festività natalizie. E invece, questa mattina, Massimo Corrado Dell’Oglio, 66 anni, e il figlio di 29 anni sono stati sfrattati dall’abitazione di via Ferdinando di Giorgi 4, nella zona dell’ex Motel Agip, dove la famiglia viveva da circa vent’anni. Dell’Oglio aveva perso il lavoro per assistere la moglie, 55 anni, malata di tumore e deceduta nel settembre del 2024. Rimasto senza reddito e con un sussidio di 490 euro, non è più riuscito a sostenere il pagamento dell’affitto.

«Considerata l’estrema vulnerabilità del nucleo familiare, l’assenza di soluzioni abitative alternative e la documentata condizione di indigenza, avevamo chiesto – affermano il segretario del Sunia Zaher Darwish e l’avvocato del Sunia Pietro Brancato – un intervento urgente delle istituzioni competenti per valutare il differimento dell’esecuzione dello sfratto e l’attivazione di misure di assistenza e di una sistemazione alloggiativa. Abbiamo scritto al prefetto, al sindaco e al presidente della Regione, chiedendo di non lasciare la famiglia in mezzo alla strada proprio in questo periodo».

Il drammatico episodio sta suscitando reazioni e una mobilitazione solidale. Il sindacato degli inquilini della Cgil ha avviato anche una campagna di sostegno per Massimo Dell’Oglio e il figlio, attraverso il conto corrente del Sunia IT38Y0103004600000002625550 (causale: per Massimo Dell’Oglio), aperto a quanti vorranno contribuire.

«Lo stesso Dell’Oglio – proseguono Darwish e Brancato – aveva chiesto almeno altri dieci giorni di tempo per non essere sfrattato durante il Natale. L’appello era stato rivolto anche all’assessore all’Emergenza abitativa. Tuttavia non è stata individuata alcuna soluzione e, infatti, questa mattina le forze dell’ordine hanno eseguito lo sgombero. Per le prossime notti è stata prospettata come unica possibilità il ricorso a un dormitorio: una risposta che non può essere considerata praticabile per una persona che non ha più alcuna risorsa economica e che evidenzia una mancanza di visione e di programmazione. Dell’Oglio aveva chiesto aiuto al Comune già nel mese di luglio, segnalando la propria situazione di difficoltà. Questa è stata la risposta ricevuta».

Il Sunia rilancia infine l’allarme sui numerosi casi di sgomberi minacciati ed eseguiti che si stanno moltiplicando in città, in assenza di interventi strutturali da parte delle istituzioni. «La vicenda del signor Dell’Oglio – conclude il Sunia – è emblematica di come l’indifferenza istituzionale possa trasformare una difficoltà economica in una tragedia umana e sociale. Un nucleo familiare già segnato dalla perdita della moglie e madre si trova ora davanti al rischio di restare senza casa in pieno inverno, senza colpe se non quella di essere precipitato in una condizione di povertà che le istituzioni non sono riuscite ad affrontare con gli strumenti disponibili».

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