Partinico, trovato morto nel vallone sotto la A29 l’uomo scomparso

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Ritrovato senza vita Vincenzo Riccobono sotto il viadotto della A29 a Partinico dopo un giorno e mezzo di ricerche

Partinico – È stato rinvenuto questa mattina il corpo di Vincenzo Riccobono, l’uomo scomparso nella notte tra l’Immacolata e il 9 dicembre. La scoperta è avvenuta in un punto impervio sotto il viadotto dell’autostrada A29, nei pressi dello svincolo di Partinico, proprio nell’area in cui fin dalle prime ore si temeva potesse essere accaduto il peggio.

Il cadavere, completamente nascosto dalla vegetazione fittissima del vallone, era rimasto invisibile nonostante le ricerche incessanti condotte per oltre un giorno e mezzo. Né droni né termocamere erano riusciti a captare alcun segnale. Solo l’intervento delle ruspe, che questa mattina hanno creato dei varchi tra rovi e sterpaglie, ha permesso ai soccorritori di individuare il corpo del 57enne.

Le operazioni erano riprese all’alba, intorno alle 6, con vigili del fuoco, polizia, unità cinofile e personale del nucleo Saf nuovamente schierati nella zona del santuario della Madonna del Ponte. L’allarme era scattato dopo il ritrovamento dell’auto di Riccobono, una Fiat Panda lasciata sulla corsia di emergenza dell’A29, con finestrini abbassati e fari spenti: un dettaglio che aveva fatto temere fatti gravi.

Le ricerche si erano concentrate fin da subito nel canalone ai piedi del viadotto, un’area insidiosa e difficilmente attraversabile, caratterizzata da pendenze scoscese e una vegetazione quasi impenetrabile. Nonostante i mezzi tecnologici e l’impegno dei soccorritori, ieri il buio aveva costretto a sospendere le operazioni senza risultati.

Il Comune di Partinico aveva allertato il Coc per garantire ogni eventuale supporto, mentre l’ansia cresceva di ora in ora. Questa mattina, invece, la svolta: superata la barriera naturale di rovi, gli operatori hanno finalmente avvistato il corpo di Riccobono. L’uomo, un fabbro di Capaci, si era allontanato dopo una lite familiare. Familiari e amici speravano in un epilogo diverso, ma la conferma arrivata oggi consegna una verità dolorosa alle comunità di Capaci e Partinico.

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