Dalla prevenzione alla cura: ecco gli ospedali “a misura di donna” che brillano a Palermo

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Tre “bollini rosa” all’ospedale Ingrassia e al Civico, due al Buccheri La Ferla e al presidio Villa Sofia-Cervello. È il bilancio per Palermo dei riconoscimenti assegnati dalla Fondazione Onda per il biennio 2026-2027, consegnati oggi nel corso di una cerimonia al ministero della Salute.
Il premio certifica l’attenzione delle strutture sanitarie alla cosiddetta “medicina di genere”, ovvero quell’approccio che tiene conto delle differenze tra uomo e donna nella prevenzione, nella diagnosi e nei percorsi di cura, con servizi e specialità organizzati in modo personalizzato.

Secondo quanto reso noto dall’azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello, il presidio Cervello ha ottenuto i bollini in relazione ai percorsi attivati sia nelle aree cliniche con maggiore impatto sulla salute femminile, sia in quelle che trattano patologie comuni a entrambi i generi, ma che richiedono comunque attenzioni specifiche in ottica di genere. A pesare nella valutazione anche i servizi di prevenzione, diagnosi e cura pensati per le donne.

Tra i criteri considerati da Fondazione Onda rientrano inoltre l’accoglienza e l’accompagnamento delle pazienti, i servizi dedicati alla presa in carico delle vittime di violenza e, in generale, l’adozione di prassi virtuose. Un esempio sono le giornate a porte aperte con prestazioni gratuite su specifiche patologie, nate per incentivare i controlli, anticipare le diagnosi e favorire l’accesso a cure appropriate.
Un altro elemento chiave è l’appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici in chiave multidisciplinare, insieme alla presenza di specialità cliniche che affrontano sia problemi di salute tipicamente femminili, sia disturbi che riguardano entrambi i sessi ma necessitano di percorsi modulati in base al genere.

“Questo riconoscimento – sottolinea il direttore generale di Villa Sofia-Cervello, Alessandro Mazzara – premia l’impegno quotidiano della direzione strategica e degli operatori sanitari e testimonia la costante attenzione alla salute declinata al femminile. L’obiettivo è alimentare e diffondere la cultura della prevenzione e della tutela della salute attraverso scelte sempre più informate e consapevoli”.

I bollini rosa di Fondazione Onda vengono assegnati agli ospedali di tutte le regioni italiane che si distinguono nella promozione della medicina di genere. Le strutture premiate entrano a far parte di una rete virtuosa riconosciuta anche a livello istituzionale, caratterizzata da servizi dedicati alla salute della donna e da un supporto concreto alle pazienti nella scelta del luogo di cura più adeguato.

Nel lungo elenco delle strutture che hanno ottenuto i bollini compaiono anche realtà private accreditate con il sistema sanitario pubblico. A Palermo sono state premiate le case di cura “Candela” (tre bollini), “La Maddalena” (tre), “Serena” (un bollino) e l’Irccs Ismett (un bollino), a conferma di un tessuto sanitario cittadino sempre più orientato alla medicina di genere e alla centralità della paziente.

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