L’autunno mite e anomalo che ha caratterizzato le ultime settimane ha le ore contate. Una decisa svolta meteorologica è alle porte e proietterà la Sicilia in uno scenario pienamente invernale con quasi dieci giorni di anticipo sulla media stagionale. Tutto è pronto per il primo, vero “ruggito” della stagione fredda, atteso nel prossimo fine settimana.
La dinamica: un fiume d’aria gelida dalla Groenlandia
Il responsabile di questo drastico cambiamento è un imponente movimento atmosferico a scala europea. L’Anticiclone delle Azzorre, solitamente posizionato a protezione del Mediterraneo, si sta spingendo in modo anomalo verso nord, fino a raggiungere la Groenlandia. Questo movimento agirà come un blocco, costringendo una massa d’aria di origine artico-marittima, decisamente fredda, a scendere di latitudine e a riversarsi sul continente.
Dopo aver attraversato il Regno Unito e l’Europa centro-occidentale, questo impulso gelido si tufferà nel Mediterraneo tra giovedì e venerdì, aggirando le Alpi attraverso la Valle del Rodano. Sebbene l’aria si scalderà leggermente nel suo tragitto sul mare, l’impatto sulla nostra isola sarà comunque notevole.
Il Weekend: crollo delle temperature, vento forte e prima neve
La fase più intensa del peggioramento è prevista tra venerdì e, soprattutto, sabato. L’instaurarsi di intense correnti occidentali porterà venti forti su gran parte della regione.
Sabato si preannuncia come la giornata più fredda. Le temperature subiranno un vero e proprio crollo, tanto che in quota (a circa 1500 metri) si potrebbero registrare valori prossimi allo zero o addirittura negativi (0°C/-1°C), ben al di sotto delle medie tipiche di gennaio e febbraio.
Questo brusco calo termico creerà le condizioni ideali per le prime nevicate della stagione sui rilievi siciliani. I fiocchi bianchi potrebbero fare la loro comparsa sulle cime più alte delle Madonie, dei Nebrodi e anche su monti come la Busambra, a partire da una quota stimata tra i 1200 e i 1400 metri.
Si passerà dunque da un contesto quasi primaverile a condizioni tardo-autunnali, se non pienamente invernali. Un cambiamento radicale che ci costringerà a tirare fuori dall’armadio sciarpe, cappotti e guanti con largo anticipo. Maggiori dettagli sulla precisa localizzazione dei fenomeni e sull’evoluzione delle quote neve verranno forniti nei prossimi aggiornamenti.



