Aggiudicati a Misilmeri, in provincia di Palermo, i lavori di messa in sicurezza del quartiere San Giusto. La Struttura per il contrasto del dissesto idrogeologico, guidata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e diretta da Sergio Tumminello, ha definito le relative procedure. A eseguire i lavori, in ragione di un ribasso pari al 16,08 per cento e per un importo di 3,3 milioni di euro, sarà l’associazione temporanea di imprese coordinata dal Consorzio artigiani romagnolo soc. coop di Rimini.
«Con questo importante investimento economico – afferma il presidente Schifani – proseguiamo nel percorso di tutela del territorio e di riqualificazione dei centri urbani, garantendo un bene primario come quello della salvaguardia della pubblica incolumità e ripristinando la piena vivibilità di un’intera area a servizio dei cittadini».
Gli obiettivi dell’opera sono il consolidamento e la sistemazione viaria del quartiere di San Giusto che comprende l’abitato a Sud dalle vie Piave e Palmerino, e che é delimitato a nord dalla contrada Incorvina, a ovest dalla Rocca delle Ciavole e a est dalla via Papa Leone II. Quello in esame è il terzo stralcio che completa l’intervento nell’area.
Entro pochi giorni ci sarà l’avvio dei lavori in un versante che ha la più alta classificazione di rischio. All’origine dei vari fenomeni di dissesto che hanno causato l’instabilità del sito, una serie di movimenti franosi che si sono registrati negli anni, acuiti dagli eventi meteorici più pesanti. Le infiltrazioni delle acque superficiali nel sottosuolo hanno agevolato lo scivolamento del pendio rispetto al livello del terreno. Con questo intervento si avrà una soluzione definitiva del problema nel quartiere di San Giusto, che ha vissuto mille disagi in questi anni, con gli allagamenti lungo le sedi stradali e la sostanziale impraticabilità dei collegamenti viari. Le soluzioni tecniche previste dalla progettazione prevedono opere di regimentazione idraulica e interventi di consolidamento con la realizzazione di una paratia di pali oltre alla pavimentazione della strada in conglomerato bituminoso.



