Un odore inconfondibile e troppo intenso per passare inosservato ha tradito una maxi piantagione di marijuana allestita nel cuore di Palermo. Siamo in corso Tukory, dove gli agenti della Sesta Sezione della Squadra Mobile, specializzata nel contrasto al crimine diffuso, hanno messo a segno un importante colpo al mercato della droga, scoprendo una vera e propria serra “indoor”.
A guidare i poliziotti è stato proprio il fiuto. Durante un servizio di controllo, l’odore acre proveniente da un’abitazione apparentemente disabitata ha fatto scattare l’allarme. Dato che l’edificio era chiuso, per entrare è stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco. Una volta all’interno, la scoperta: un ambiente trasformato in una coltivazione professionale, con lampade alogene, impianti di climatizzazione e tutto il necessario per far crescere rigogliose le piante di cannabis.
Il bilancio del sequestro è di circa 20 chili di droga. Nel dettaglio, gli agenti hanno trovato 77 arbusti carichi di infiorescenze per un peso di 18 chili, a cui si aggiungono diversi sacchetti contenenti quasi 3 chili di marijuana già essiccata e pronta per essere venduta. Oltre allo stupefacente, è stato sequestrato tutto l’equipaggiamento del perfetto “coltivatore diretto”: fertilizzanti, acceleratori per la crescita, bilancini di precisione, ventilatori e macchinari per il confezionamento sottovuoto.
Ma la sorpresa più grande è arrivata con il contatore della luce. Il sospetto che un impianto così energivoro non potesse essere alimentato legalmente ha trovato una clamorosa conferma. L’intervento dei tecnici dell’Enel ha infatti accertato un allaccio abusivo direttamente alla rete elettrica pubblica. La stima del danno economico per la collettività è da capogiro: oltre 900.000 euro. Le indagini proseguono ora per identificare i responsabili di questa ingegnosa e illecita attività.
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