Testamento Pippo Baudo, colpo di scena: eredità milionaria anche per la storica assistente Dina Minna

Aperto il testamento di Pippo Baudo: a sorpresa, un'eredità milionaria anche per la storica assistente Dina Minna
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Un legame che ha superato la vita, suggellato nelle ultime volontà. L’apertura del testamento di Pippo Baudo, il re della televisione italiana, ha svelato una sorpresa che racconta una storia di affetto e dedizione lunga 36 anni. Accanto ai figli Tiziana e Alessandro, spunta un nome che per decenni è stato l’ombra discreta e insostituibile del conduttore: Dina Minna, la sua storica collaboratrice, trattata quasi come una terza figlia.

La notizia è emersa martedì 9 settembre nello studio del notaio Renato Carraffa a Bracciano, come riportato da “Il Messaggero”. Qui, i figli del presentatore si sono riuniti con la signora Minna per la lettura del documento che ha tenuto tutti con il fiato sospeso per quasi due ore. Un atto che ha messo nero su bianco non solo la divisione di un cospicuo patrimonio, ma soprattutto il valore dei legami umani costruiti da Baudo.

Dina Minna, 54 anni, non era una semplice assistente. Era il suo “angelo custode”, come amava definirla lo stesso Pippo. Una figura che lo ha accompagnato in ogni fase della sua carriera e della sua vita privata, gestendo l’agenda, filtrando le chiamate e, negli ultimi tempi, assistendolo con le terapie. “Ho perso un padre”, aveva dichiarato lei con la voce rotta dal dolore all’indomani della scomparsa del conduttore, avvenuta lo scorso 16 agosto.

Il suo ruolo centrale era apparso evidente già durante la camera ardente, dove accoglieva le condoglianze al fianco della figlia Tiziana. È stata lei a vegliare su Pippo Baudo fino all’ultimo istante e a curare il suo ultimo viaggio, da Roma fino all’amata Militello in Val di Catania, dove ora riposa nella tomba di famiglia.

Il patrimonio del presentatore siciliano, secondo le stime, si aggirerebbe intorno ai 10 milioni di euro, frutto di una carriera inimitabile, con ben tredici Festival di Sanremo all’attivo, contratti televisivi e attività pubblicitarie. A questo si aggiunge un ingente patrimonio immobiliare del valore di circa 5 milioni di euro, con proprietà sparse tra Roma, Fiano Romano, Noto e Siracusa, oltre a partecipazioni in due società edili nel catanese.

Alla lettura del testamento erano presenti anche i due legali di fiducia del conduttore, il che fa ipotizzare un lascito anche per loro. Non si esclude, inoltre, che una parte dei beni possa essere destinata a opere di beneficenza, un gesto che rispecchierebbe la generosità per cui Pippo Baudo era conosciuto.

Una grande assenza a Bracciano è stata quella dell’avvocato e amico di una vita Giorgio Assumma, colui che aveva avuto il triste compito di annunciare al mondo la scomparsa del gigante della tv. Con questo atto finale, Pippo Baudo ha lasciato un’ultima, grande lezione: l’eredità più importante non è quella materiale, ma quella degli affetti.

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