Un agosto anomalo sta mettendo a dura prova la provincia di Palermo, spaccata in due da emergenze climatiche opposte. Mentre una parte del territorio brucia senza sosta, un’altra è sferzata da violenti temporali e grandinate improvvise.
Da ore, vigili del fuoco, uomini della forestale, carabinieri e volontari della protezione civile sono impegnati in una lotta contro il tempo per domare le fiamme che stanno devastando ettari di preziosa macchia mediterranea. I fronti più critici si registrano a Belmonte Mezzagno, dove le fiamme minacciano da vicino il centro abitato, a Misilmeri in contrada Roccabianca, e ancora a Bolognetta e Marineo, rispettivamente in contrada Lordica e sulla Rocca. Si tratta di incendi che non solo cancellano il patrimonio verde, ma mettono a rischio la sicurezza dei residenti.
In un contrasto quasi surreale, mentre il capoluogo e le zone costiere soffocano sotto una cappa di caldo torrido, l’entroterra corleonese è stato sorpreso da un’ondata di maltempo estremo. A Roccamena, Prizzi e in diverse aree del Corleonese, un violento nubifragio ha scaricato a terra pioggia torrenziale e grandine, cogliendo di sorpresa cittadini e agricoltori.
Una giornata di metà agosto che consegna l’immagine di un territorio fragile e sotto assedio, costretto a fronteggiare contemporaneamente il fuoco distruttivo e la furia dell’acqua, in uno scenario che evidenzia la crescente estremizzazione del clima.