Il borgo storico di Trappeto, in provincia di Palermo, si prepara ad accogliere la terza edizione della rassegna letteraria “Di libri e pensieri”, un appuntamento culturale ormai divenuto atteso e riconosciuto nel panorama siciliano.
Promossa dal quotidiano di inchiesta “Il Tarlo” e dall’associazione culturale “Officine di Efesto”, con il patrocinio del Comune di Trappeto e sotto gli auspici del centro per il libro e la lettura, l’edizione 2025 si svolgerà dal 29 giugno al 7 luglio, con un programma denso di incontri, riflessioni e narrazioni che intrecciano letteratura, memoria, impegno civile e identità.
Al centro di questa edizione il macro-tema “Resistenze”: un concetto che travalica la dimensione storica o meramente politica per aprirsi a significati più profondi e trasversali. Resistere per affermare il diritto all’esistenza, restare umani in un presente lacerato da guerre, incertezze, violenze e intolleranze. È in questa prospettiva che la rassegna affronta il tema della resistenza culturale, civile, umana e affettiva, raccogliendo voci che si fanno presidio di memoria, cura, denuncia e bellezza.
Ogni serata avrà inizio alle 21.10 nel suggestivo scenario del centro storico, arricchita da momenti musicali, da un corner per l’acquisto dei libri e dal consueto firmacopie con gli autori.
Si parte il 29 giugno con un amico già conosciuto dalla platea trappetese. Francesco Bozzi, autore dei programmi cult di Fiorello, con la presentazione del suo nuovo giallo “Il mostro di Urbino” (Solferino).
In un’indagine fuori dal suo amato territorio, il commissario Mineo si trova alle prese con un serial killer ad Urbino, tra conventi misteriosi, setta segrete e intuizioni improbabili.
Un’esplosione di cinismo e ironia, marchio di fabbrica dell’autore. Il primo luglio la giornalista Lidia Tilotta, già protagonista della scorsa edizione della rassegna, torna a “Di libri e pensieri” con “Sogni di zenzero” (Slow Food Editore). Una storia intensa e commovente di amicizia e riscatto, tra Sicilia e Senegal, cucinata nel regno di Ginger e raccontata attraverso la voce di due donne che imparano a conoscersi nella diversità.
Terza serata dedicata all’impegno civile e alla memoria con Roberta Gatani, nipote del giudice Paolo Borsellino, che presenta “Cinquantasette giorni” (IOD). Un racconto intimo e documentato dei 57 giorni che separarono le stragi di Capaci e via d’Amelio, e della nascita della “Casa di Paolo”, luogo di rinascita e resistenza.
Lo storico giornalista di Repubblica Salvo Palazzolo presenta, il 3 luglio, “L’amore in questa città” (Rizzoli), un romanzo-inchiesta ambientato nella Palermo del 1935 e che fa riemergere il caso archiviato di una studentessa uccisa e rimasta vittima della censura fascista fasciste e di una memoria negata. Una narrazione che restituisce voce e dignità a una verità sepolta.
Il 4 luglio Daniela Scimeca propone il romanzo storico “In marcia per la libertà” (Bonfirraro), ispirato alla vera vicenda del nonno internato militare durante la Seconda guerra mondiale. Un atto d’amore che trasforma la memoria familiare in testimonianza collettiva, per raccontare dignità, resistenza e il valore della libertà.
Il 5 luglio serata in compagnia della narrativa e della saggistica contemporanea con gli autori di Navarra Editore e la presentazione dei volumi “Pioniere siciliane” e “L’isola ribelle”. Un viaggio tra storie di donne coraggiose e percorsi di dissidenza in una terra che non smette mai di interrogarsi.
Il 6 luglio si esplora il patrimonio culturale e immateriale siciliano con il prof. Salvatore Campo, l’associazione “Salviamo il Castello di Calatubo” e la partecipazione straordinaria del progetto “Sicilian Horror Stories”. Una serata tra miti, leggende e realtà dimenticate della Sicilia che rischia di scomparire.
Serata conclusiva il 7 luglio in compagnia di Dario Cascio, noto sui social come The Sicilian Wanderer, che presenta il suo primo libro “Vuci Luntani” (I Buoni Cugini Editori). 14 racconti che, in maniera diversa, narrano di un’isola piena di meraviglie e contraddizioni, dove Palermo e la Sicilia sono insieme rifugio ed enigma, luce e penombra. “Di libri e pensieri” si conferma, anche quest’anno, come un presidio culturale vivo, partecipato e resistente, capace di unire la letteratura all’impegno civile, la memoria alla narrazione, la comunità al pensiero critico.