Picchiava moglie e minacciava figlio minore con pistola, condannato a San Cipirello

Un uomo di 49 anni, P.M., residente a San Cipirello, è stato condannato a 3 anni e 6 mesi di reclusione dalla Corte d’Appello di Palermo. La sentenza conferma quella emessa dal Tribunale di Palermo nel luglio 2024. L’uomo, di origine americana, era stato accusato di maltrattamenti, aggressioni fisiche e minacce di morte nei confronti della compagna 45enne, F.G..

Le violenze, scaturite da gelosia e continue richieste di denaro, risalgono al luglio 2023. Oltre alla compagna, vittima delle aggressioni è stato anche il figlio 16enne di F.G., colpito con calci e pugni alle gambe e alla schiena mentre era in attesa di un intervento chirurgico all’arto inferiore. P.M. avrebbe inoltre minacciato il minore con una pistola.

Per proteggere il figlio, F.G. ha inizialmente sopportato gli abusi, temendo che P.M. potesse intervenire legalmente per ottenere la custodia del ragazzo.
La situazione è precipitata con le minacce armate, spingendo la donna a denunciare l’uomo ai Carabinieri con l’assistenza dell’avvocato Giada Caputo. La denuncia è stata presentata anche alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni. F.G. si è costituita parte civile nel processo.

L’avvocato Caputo ha elogiato il coraggio di F.G. per aver denunciato il compagno nonostante le difficoltà del contesto sociale in cui vive e lavora. Ha inoltre sottolineato la determinazione della donna nel ribadire le accuse durante le udienze, auspicando che il suo esempio possa ispirare altre donne a ribellarsi alla violenza domestica.

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