Un velo di tristezza avvolge Boccadifalco, quartiere palermitano scosso dalla morte del piccolo Thomas, di soli 4 anni. Il padre, Antonino Viviano, 37 anni, ha confessato la propria responsabilità nell’incidente che ha strappato la vita al bambino. Presso la caserma della polizia municipale di via Ugo La Malfa, Viviano ha rotto il silenzio, ammettendo con parole strazianti la dinamica dei fatti.
Il dramma si è consumato davanti l’abitazione di famiglia in via Giovanni Bruno. Il piccolo Thomas era in sella alla sua mini moto da enduro, una Dirt Bike m100, mentre il padre la teneva dal parafango posteriore. “Mi è sfuggita di mano”, ha dichiarato Viviano, descrivendo l’improvvisa accelerazione della moto che ha portato il bambino a schiantarsi contro un muretto a pochi metri da casa. Un impatto fatale, che il padre, pur essendo accanto al figlio, non è riuscito a impedire. “Non ho avuto il tempo di reagire”, ha aggiunto, ancora sconvolto dalla tragedia.
La versione fornita da Viviano conferma le ipotesi investigative iniziali. L’uomo era presente al momento dell’incidente e, secondo la sua ricostruzione, l’improvviso scatto della mini moto ha reso vano ogni tentativo di intervento. La Procura aveva aperto un fascicolo per omicidio colposo e le parole del padre rappresentano un punto di svolta nelle indagini, delineando un quadro più preciso della tragedia che ha sconvolto la comunità.