Blitz antimafia nel Palermitano, in summit online i boss facevano nomi e cognomi di capi e picciotti

Nella notte scorsa una imponente operazione antimafia a Palermo e provincia. Arrestate 181 persone. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Palermo, ha visto l’esecuzione di 183 misure cautelari. I fermi, eseguiti dai Carabinieri del reparto operativo e del nucleo investigativo, hanno colpito diverse figure di spicco all’interno dell’organizzazione criminale, tra cui boss, colonnelli, uomini d’onore ed estortori.
La sottovalutazione fatale dei boss
L’indagine, guidata dal procuratore Maurizio de Lucia e dalla procuratrice aggiunta Marzia Sabella, ha rivelato un dettaglio sorprendente: la totale mancanza di precauzioni da parte di alcuni boss mafiosi durante le loro riunioni online. Convinti dell’impenetrabilità dei loro sistemi di comunicazione, i capi mafia hanno discusso apertamente strategie, organigrammi e nomi dei responsabili dei diversi mandamenti, ignari di essere intercettati dai Carabinieri. Questa sottovalutazione si è rivelata fatale, fornendo agli inquirenti prove cruciali per smantellare la rete criminale.
La ricostruzione della Cupola
L’operazione ha svelato il tentativo di Cosa Nostra di ricostituire la Cupola provinciale, un organo di coordinamento tra i diversi mandamenti mafiosi. L’obiettivo era quello di reagire alla forte pressione delle forze dell’ordine, che negli ultimi anni ha inferto duri colpi all’organizzazione criminale con migliaia di arresti. L’inchiesta ha permesso di ricostruire l’organigramma delle principali famiglie mafiose, mappando i loro affari illeciti e sventando il piano di riorganizzazione.
I mandamenti coinvolti e le accuse
L’operazione ha interessato diversi mandamenti mafiosi, tra cui Santa Maria di Gesù, Porta Nuova, San Lorenzo, Bagheria, Terrasini, Pagliarelli e Carini, dimostrando la vasta ramificazione dell’organizzazione criminale nel territorio palermitano e provinciale. Gli arrestati dovranno rispondere a diverse accuse, tra cui associazione mafiosa, tentato omicidio, estorsione aggravata dal metodo mafioso, traffico di stupefacenti, favoreggiamento, reati in materia di armi, contro il patrimonio e la persona, ed esercizio abusivo del gioco d’azzardo. Maggiori dettagli sull’operazione saranno forniti durante una conferenza stampa che si terrà presso il Comando provinciale dei Carabinieri di Palermo.