Un autista dell’AMAT, a Palermo, è stato aggredito e ricoverato in ospedale dopo aver difeso una ragazza da molestie a bordo del suo autobus. Il fatto è avvenuto in Piazza Indipendenza, dove l’autista è stato picchiato da un passeggero che successivamente si è dato alla fuga in direzione di Via Colonna Rotta. L’aggressore ha causato all’autista la rottura di un labbro, un lieve trauma cranico con una prognosi di 6 giorni e la rottura degli occhiali. La polizia, allertata dalla ragazza vittima delle molestie, sta conducendo le indagini.
La ricostruzione dell’aggressione
Secondo le prime ricostruzioni, la giovane è salita sull’autobus in Piazza Indipendenza, dove era già presente l’aggressore. Durante il tragitto, l’uomo ha iniziato a molestare la ragazza, spingendo l’autista a intervenire. Giunti alla fermata, l’autista ha intimato al passeggero di cessare le molestie e di scendere dal mezzo. L’uomo ha reagito violentemente, colpendo l’autista con un pugno al volto.
La fuga dell’aggressore e l’intervento delle forze dell’ordine
Nonostante l’aggressione subita, l’autista ha continuato a cercare di far scendere l’uomo dall’autobus. Una volta sceso, l’aggressore ha afferrato un monopattino del servizio di sharing parcheggiato sul marciapiede e lo ha lanciato contro l’autista, colpendolo alle gambe. A questo punto, un altro autista AMAT e alcuni passanti sono intervenuti, mettendo in fuga l’aggressore. Sul posto sono giunti gli agenti di polizia, che hanno raccolto le testimonianze della ragazza, la quale ha sporto denuncia per molestie, e dell’autista aggredito. Le autorità stanno analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona e dell’autobus per identificare l’aggressore.
Precedenti aggressioni e ricerche in corso
Alcuni testimoni affermano che l’uomo ricercato sarebbe già stato responsabile di una precedente aggressione ai danni di un altro autista AMAT, per la quale era stato denunciato a piede libero. Negli ultimi dodici mesi si sono verificati diversi episodi simili. Le indagini sono in corso per rintracciare l’aggressore e assicurarlo alla giustizia.