Palermo – Oggi, lunedì 15 luglio, alla chiesa di Santa Maria delle Grazie di Isola delle Femmine si terranno i funerali di Franco Aiello, il vicebrigadiere di 52 anni morto nella notte tra venerdì e sabato all’ospedale Cervello di Palermo in seguito al morso di un ragno violino.
Aiello, conosciuto da tutti come “Frank”, era molto stimato nella comunità di Isola delle Femmine, dove viveva: la notizia della sua prematura scomparsa ha suscitato grande commozione, come testimoniano i tantissimi messaggi apparsi sui social network. Il 52enne lascia un figlio adolescente di 16 anni.
Secondo quanto ricostruito, Aiello si era presentato al pronto soccorso giovedì mattina con una caviglia gonfia e problemi respiratori. Le sue condizioni erano apparse subito complicate e nel pomeriggio era stato ricoverato. Ai medici il vicebrigadiere aveva raccontato di essere stato morso da un ragno mentre lavorava in giardino alcuni giorni prima, mostrando loro una foto dell’aracnide.
Identificato come un ragno violino, specie velenosa ma che raramente provoca gravi conseguenze, l’ospedale aveva contattato il Centro Antiveleni di Pavia per consigliarsi sulle cure. Nonostante queste, però, le condizioni di Aiello sono peggiorate sempre di più fino all’arresto cardiaco che lo ha stroncato nella notte tra venerdì e sabato.
“Non si può morire così a 52 anni. Era un uomo leale, per bene e amato da tantissimi. Davvero una tragedia”, ha detto commosso un collega carabiniere di Aiello, che prestava servizio presso il Palazzo di Giustizia di Palermo. Anche il sindaco di Isola delle Femmine ha proclamato il lutto cittadino: “La comunità piange un suo figlio, un servitore dello Stato stimato e apprezzato”.
Aiello era un appassionato di musica e amava il divertimento. Sui social in molti lo ricordano come “un amico giullare di tante serate e momenti passati nella gioventù”. Un altro collega racconta: “Abbiamo lavorato tanti anni assieme, poi cambiando reparto ci incontravamo sempre a Isola. Quando fermavo qualcuno lui si avvicinava per cercare di evitare il peggio con la sua gentilezza. Era un grande uomo, non lo dimenticherò”.