Colpo a cosa nostra, lo Stato confisca il patrimonio del boss Mario Marchese

Marchese, nato a Monreale nel 1939, condannato nel maxi-processo a Cosa Nostra negli anni '80. Confiscati i beni agli eredi
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I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale hanno eseguito la confisca definitiva del patrimonio riconducibile agli eredi e aventi causa del boss mafioso Mario Marchese, deceduto nel 2016. La confisca, disposta dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, è divenuta irrevocabile in seguito a sentenza della Corte di Cassazione. I beni confiscati entrano così a far parte del patrimonio dello Stato.

Marchese, nato a Monreale nel 1939, condannato nel maxi-processo a Cosa Nostra negli anni ’80, di recente era tornato a ricoprire un ruolo di rilievo all’interno del mandamento mafioso di Villagrazia/Santa Maria di Gesù. Le indagini patrimoniali coordinate dalla Procura di Palermo hanno dimostrato come i beni nella disponibilità degli eredi di Marchese fossero in realtà frutto delle sue attività illecite.

Tra i beni confiscati ci sono due abitazioni in villa nella zona di Villagrazia di Palermo e un’impresa individuale con attività di distribuzione di carburanti, con relativo complesso aziendale, sempre a Palermo. Un duro colpo al patrimonio accumulato dal clan grazie ai proventi delle attività criminali.

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