La Battaglia per la Cassata Siciliana: Cappello sfida Massari e chiede il Riconoscimento STG

Cappello ha risposto direttamente alle critiche di Massari, affermando che il pasticcere lombardo si sbaglia quando definisce la cassata troppo zuccherata
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Palermo – Un’accesa polemica si è accesa nel mondo della pasticceria italiana, con al centro la celebre cassata siciliana. Dopo le recenti affermazioni del famoso pasticcere lombardo Iginio Massari (LEGGI QUI), che ha definito la cassata un dolce poco esportabile per il suo sapore troppo dolce, è arrivata una risposta decisa dal pasticciere palermitano Giovanni Cappello, figlio del maestro Salvatore Cappello della rinomata pasticceria a conduzione familiare di Palermo.

Durante un cooking show alla fiera Expocook di Palermo, Cappello ha lanciato un appello per unire le forze e ottenere il riconoscimento di Specialità Tipica Garantita (STG) per la cassata, con l’obiettivo di tutelare questo prodotto d’eccellenza della tradizione siciliana.

“L’STG rappresenterebbe una tutela fondamentale per la qualità e l’autenticità della cassata,” ha dichiarato Cappello. “Proteggerebbe la ricetta originale e i metodi di produzione tradizionali, valorizzando un prodotto di eccellenza che può trainare l’economia siciliana.”

Cappello ha risposto direttamente alle critiche di Massari, affermando che il pasticcere lombardo si sbaglia quando definisce la cassata troppo zuccherata. “In questi anni abbiamo visto grandi miglioramenti sulla parte zuccherata da parte dei maestri pasticcieri siciliani che tramandano metodologie antiche di lavorazione,” ha sottolineato Cappello. “Questa specificità conferisce alla cassata siciliana un primato in termini di preferenze che tutte le classifiche di gradimento internazionali di dolci confermano.”

La cassata siciliana vanta origini antiche, risalenti al IX-XI secolo, durante il periodo della dominazione araba in Sicilia. Nel corso dei secoli, si è evoluta e arricchita di sapori e decori, mantenendo sempre intatto l’apprezzamento per una torta che racchiude secoli di storia. La forma e la decorazione con la zuccata si devono al pasticciere palermitano Salvatore Gulì, che nel 1873 presentò una cassata nel corso di una manifestazione a Vienna.

“Oggi, la Sicilia si prepara a diventare Regione Europea della Gastronomia 2025,” ha proseguito Cappello. “Ecco che l’ottenimento del riconoscimento STG per la cassata assumerebbe così un valore ancora più importante, inserendosi in un progetto di valorizzazione dell’identità siciliana attraverso l’enogastronomia.”

Secondo il pastry chef palermitano, la richiesta di STG per la cassata rappresenta un passo fondamentale per tutelare e valorizzare un tesoro prezioso che fa parte della storia e dell’anima della Sicilia. “Unire le forze per difendere la cassata significa difendere la cultura e l’identità siciliana,” ha affermato Cappello. “Un impegno comune per promuovere questo dolce simbolo nel mondo, facendolo conoscere e apprezzare per la sua storia, la sua unicità e il suo valore inestimabile.”

La sfida di Cappello a Massari non è solo una difesa della cassata, ma anche una chiamata alle armi per preservare e promuovere un’icona della pasticceria siciliana. Con il supporto dei pasticceri dell’isola e la collaborazione delle autorità regionali, la battaglia per il riconoscimento STG potrebbe rappresentare un passo significativo verso la tutela di un patrimonio gastronomico unico e l’affermazione dell’identità culinaria siciliana a livello internazionale.

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