Una lite in famiglia si è trasformata in tragedia ieri pomeriggio ad Enna, dove Gaetano Menzo, noto imprenditore edile di 60 anni, è stato ucciso a coltellate dal figlio Matteo, di 22 anni. Il delitto è avvenuto nell’abitazione dove i due vivevano insieme. L’allarme è stato dato dallo stesso ragazzo che, subito dopo aver inflitto i fendenti mortali al padre, ha chiamato il 112 confessando l’omicidio.
Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia che hanno trovato il corpo senza vita dell’imprenditore, con numerose ferite da arma da taglio. Dai primi rilievi, sembra che la vittima abbia ricevuto circa 8 coltellate in varie parti del corpo, anche se sarà l’autopsia a chiarire con esattezza la causa del decesso. L’arma del delitto non è stata ancora ritrovata, ma si tratterebbe di un coltello da cucina.
Il presunto omicida, dopo aver lanciato l’allarme, si è dato alla fuga facendo perdere le proprie tracce. Immediatamente sono scattate le ricerche da parte della Polizia in tutta la provincia di Enna e nelle aree limitrofe. Nel frattempo gli investigatori, coordinati dal Pm Salvatore Interlandi, hanno cercato di ricostruire la dinamica e il movente del delitto, concentrandosi sui minuti precedenti la tragedia.
Da una prima ricostruzione sembra che tra padre e figlio, che pare avesse un carattere impetuoso, ci fossero stati in passato contrasti e litigi per motivi economici e di gestione dell’azienda di costruzioni di proprietà della famiglia. Ieri pomeriggio l’ennesima discussione è degenerata, con il padre che avrebbe inveito contro il ragazzo, il quale preso dalla paura e dalla rabbia lo ha colpito a morte con un coltello.
Gli investigatori sono riusciti a rintracciare Matteo Menzo nel tardo pomeriggio, quando il giovane è stato intercettato nei pressi della Questura dove si stava recando probabilmente per costituirsi. Dopo un interrogatorio serrato, è stato arrestato con l’accusa di omicidio e trasferito nel carcere di Enna. Nelle prossime ore ci sarà l’udienza di convalida davanti al Gip.
La casa dove è avvenuto il delitto è stata posta sotto sequestro per consentire agli specialisti della Polizia Scientifica di effettuare i rilievi utili alle indagini. Gli investigatori hanno anche sequestrato un coltellino che è stato trovato addosso alla vittima, anche se dai primi riscontri sembra che l’arma del delitto sia un’altra.
La notizia dell’omicidio di Gaetano Menzo, molto conosciuto in città come imprenditore attivo nel settore edile, ha destato sconcerto e incredulità tra i concittadini. In tanti lo descrivono come una brava persona, generosa e sempre disponibile. Anche il figlio Matteo era apprezzato da amici e conoscenti, che stentano a credere possa essere l’autore di un simile gesto.
Il Questore di Enna ha espresso soddisfazione per il lavoro svolto dalla Squadra Mobile che in poche ore è riuscita a ricostruire un quadro chiaro di quanto accaduto e ad assicurare alla giustizia il presunto omicida. Un terribile fatto di sangue maturato in ambito familiare che ha stroncato una vita e ne ha rovinata un’altra per sempre. Le indagini proseguiranno per chiarire ogni aspetto della vicenda.