Un altro grave episodio di violenza contro le donne si è verificato a Paternò, in provincia di Catania. Un ragazzo di 20 anni è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti e lesioni nei confronti della sua compagna, una donna di 33 anni. Ha tentato di soffocarla per due volte.
I carabinieri di Paternò, che hanno eseguito la misura cautelare disposta dal Gip su richiesta della Procura di Catania, hanno ricostruito una lunga serie di comportamenti violenti e vessatori che il giovane avrebbe messo in atto ai danni della convivente. Un vero e proprio regime di oppressione psicologica fatto di continui insulti, minacce, aggressioni fisiche, che avrebbero costretto la donna a vivere costantemente nella paura.
Già nel 2020 il ragazzo era stato raggiunto da un provvedimento di divieto di avvicinamento alla compagna, ma nonostante questo la donna era tornata a convivere con lui, probabilmente nella speranza che il suo atteggiamento cambiasse. Purtroppo però la situazione è ulteriormente degenerata, con episodi di violenza sempre più gravi.
Lo scorso maggio, stando al racconto della vittima ai Carabinieri, il 20enne l’avrebbe picchiata con calci e pugni, le avrebbe tirato i capelli e infine avrebbe cercato di soffocarla mettendole un cuscino sul volto, interrotto solo dall’intervento della madre di lui. Un fatto gravissimo che avrebbe potuto avere conseguenze tragiche.
Anche nei mesi successivi si sarebbero ripetuti pestaggi e minacce, innescati spesso da futili motivi, come la gelosia dell’uomo. L’ultimo episodio denunciato risale ai primi di novembre, quando ancora una volta il giovane avrebbe cercato di soffocare la compagna, questa volta usando le mani, dopo una sua battuta ritenuta offensiva.
La donna, esasperata e terrorizzata, ha trovato finalmente il coraggio di denunciare e porre fine a questa spirale di violenza.