Oggi Monreale ricorda con commozione il sacrificio di Piero Giaccone, il giovane carabiniere barbaramente ucciso in un agguato mafioso il 17 novembre 1986. A 36 anni dal brutale omicidio, la cittadina alle porte di Palermo non dimentica il suo figlio, servitore dello Stato caduto per mano della criminalità organizzata.
Nel cimitero di Monreale, davanti alla tomba di Giaccone, si è tenuta stamattina una toccante cerimonia commemorativa, alla presenza dei familiari, delle autorità civili e militari e di tanti monrealesi che hanno voluto stringersi idealmente attorno a questo eroico servitore dello Stato. Particolarmente commosso il fratello Giuseppe, che in tutti questi anni ha tenacemente conservato vivo il ricordo di Piero e del suo esemplare coraggio, lottando affinché il suo sacrificio non venisse dimenticato. Con gli occhi lucidi di lacrime, Giuseppe Giaccone ha deposto dei fiori sulla tomba del fratello, accanto alla vedova Pinuccia Salamone, anche lei visibilmente provata.
L’Arma dei Carabinieri ha reso omaggio al valoroso militare con la deposizione di una corona e con un picchetto d’onore schierato per l’occasione. Erano presenti il comandante provinciale generale Luciano Magrini, il comandante del Gruppo tenente colonnello Giulio Modesti, il comandante della Compagnia capitano Niko Giaquinto e il comandante della Stazione di Monreale marescialllo Antonio La Rocca. Per il Comune di Monreale, particolarmente legato alla memoria di Giaccone, hanno partecipato alla commemorazione il sindaco Alberto Arcidiacono, l’assessore Giuseppe Di Verde e il comandante della Polizia Municipale Luigi Marulli.
Piero Giaccone pagò con la vita la sua integerrima fedeltà ai valori di legalità e giustizia: benché in congedo dall’Arma, non esitò a denunciare le prepotenze di alcuni esponenti mafiosi locali. Un coraggio che gli è costato l’imboscata mortale organizzata dalla cosca.
Il suo sacrificio però non è stato vano: nel 2006 gli è stata conferita la medaglia d’oro al merito civile alla memoria, mentre nel corso degli anni sono state dedicate a Piero Giaccone la villa comunale di Monreale e una scuola materna cittadina, perché il suo esempio di dedizione allo Stato possa ispirare le nuove generazioni.
Oggi Monreale lo piange come un figlio, ma allo stesso tempo lo ricorda con orgoglio: Piero Giaccone incarnò fino all’estremo sacrificio quello spirito di servizio alle istituzioni democratiche che anima i tanti servitori dello Stato caduti per mano mafiosa. Il suo coraggio e il suo senso del dovere resteranno per sempre un faro di legalità per la sua terra.