Giovane mamma tenta il suicidio dal cavalcavia del Motel Agip: salvata da soccorritori e un carabiniere

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PALERMO – A volte la vita si decide in un secondo, nello spazio di uno sguardo che incrocia uno specchietto retrovisore. Erano circa le 19:30 di giovedì quando l’ambulanza della Croce Blu stava risalendo la circonvallazione. Il turno era quasi finito, un anziano era appena stato accompagnato in una casa di riposo in via Escobar. Ma passando accanto alla rotonda del Motel Agip, Maicol Di Liberto ha visto qualcosa.

Non è stato un allarme alla radio, ma un’anomalia visiva: una sagoma troppo vicina alla grata del cavalcavia. “C’è qualcosa che non va”, ha detto Maicol al collega Fabrizio Lo Piccolo. È quell’istinto che solo chi sta sulla strada ogni giorno sviluppa. Una volta affidato il paziente alla struttura, i due non sono tornati in sede. Sono tornati indietro, verso quella sagoma.
L’intuizione era purtroppo esatta. Una donna di 32 anni, madre di due bambini, era lì, sospesa sul vuoto, col peso del mondo sulle spalle. Un maresciallo dei Carabinieri fuori servizio e una passante stavano già provando a parlarle, cercando di trattenerla. I soccorritori si sono lanciati dal mezzo, hanno afferrato la giovane e l’hanno riportata fisicamente al sicuro.

Mentre si aspettava l’arrivo del 118 e della Polizia, è sceso il silenzio della disperazione. È qui che Maicol ha messo da parte la divisa per restare solo un uomo. Si è seduto accanto a lei e l’ha ascoltata. La donna ha dato voce a un dolore muto: la solitudine, la stanchezza, il sentirsi svuotati. Maicol non ha risposto con protocolli medici, ma con la sua storia personale, aprendosi a sua volta in uno scambio di fragilità.

Quello specchio di umanità ha rotto l’incantesimo: la trentaduenne è scoppiata in un pianto liberatorio, un crollo che è stato l’inizio di una risalita. Quella che poteva essere la cronaca di una tragedia si è trasformata in un abbraccio tra sconosciuti sotto le luci dei lampioni di Palermo. Un promemoria silenzioso: nessuno è un’isola, finché c’è qualcuno pronto a tornare indietro per vedere come stai.

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