Maxi blitz all’alba a Palermo: 50 arresti nella notte, colpito il mandamento della Noce

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La squadra mobile di Palermo, sotto il coordinamento della direzione distrettuale antimafia locale, ha effettuato questa notte una vasta operazione antimafia all’interno dei mandamenti mafiosi cittadini. Gli investigatori, guidati da Antonio Sfameni, hanno notificato 50 misure cautelari emesse dal gip su istanza della procura diretta da Maurizio de Lucia. I cinquanta indagati destinatari del provvedimento sono accusati, a vario titolo, dei reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, intestazione fittizia di beni, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e spaccio di droga.

Nei due provvedimenti sono stati raccolti i risultati del lavoro svolto dai poliziotti della Squadra mobile, della sezione investigativa del Servizio centrale operativo e del commissariato di Brancaccio.

Le indagini hanno portato alla luce i nuovi equilibri nel mandamento mafioso della Noce, dove emerge l’ormai consueto mix fra vecchi boss e mafiosi emergenti. Si torna a colpire un mandamento pochi mesi dopo la precedente operazione. C’erano state delle fibrillazioni, superate in nome del profitto. Allora come oggi gli operatori economici sottostanno alla legge del pizzo.

Sul fronte degli stupefacenti, l’inchiesta che ha scatenato il blitz ha ricostruito traffici di cocaina e hashish tra Palermo e la Campania, con interessi che toccano anche Catania e la provincia di Trapani. C’è sempre la regia di Cosa Nostra. Brancaccio, Sperone e Bonagia sono i quartieri interessati dagli arresti. Le piazze di spaccio sono reali e virtuali. Le ordinazioni viaggiano via Telegram, i consumi aumentano e il mercato della morte non conosce crisi.

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