Tra le molteplici priorità che caratterizzano l’impegno di ANAFePC (Accademia Nazionale per l’Alta Formazione e Promozione della cultura), oltre ad occuparsi di dare voce alla tutela dei diritti dei cittadini, alla qualità dei servizi pubblici e privati e alla promozione del lavoro, emerge con forza la problematica del caro voli da e per la Sicilia. In particolare, in vista delle imminenti festività natalizie, questa situazione si fa ancora più grave e penalizzante per i cittadini siciliani. Il costo elevato dei biglietti aerei rappresenta un ostacolo concreto al diritto fondamentale alla mobilità, impedendo a molti di fare ritorno nella propria terra per ricongiungersi con le famiglie in un momento così importante.
Oggi, il prezzo medio dei voli sulle tratte più frequentate, come Milano-Catania, Roma-Catania, Milano-Palermo e Roma-Palermo, si aggira intorno ai 200 euro per tratta. Un costo insostenibile per molte famiglie, soprattutto in un periodo di crisi economica e con un’inflazione ancora presente. Questi prezzi elevati non tengono conto della condizione insulare della Sicilia, che rende il trasporto aereo una necessità più che una semplice scelta, aggravando così le disuguaglianze territoriali. ANAFePC chiede, quindi, interventi concreti per assicurare il diritto alla mobilità, la giustizia sociale e la dignità dei cittadini siciliani.
“La battaglia contro il caro voli è una battaglia di civiltà che non può più essere rimandata. Il caro voli non è solo una questione economica, ma una questione di giustizia sociale e rispetto del principio di uguaglianza territoriale. È fondamentale intervenire con urgenza per calmierare i costi, garantendo tariffe accessibili soprattutto nei periodi di alta stagione come il Natale, quando la domanda cresce esponenzialmente”, dichiara Calogero Coniglio, presidente di ANAFePC.
“Serve l’introduzione di un regime stabile di continuità territoriale e tariffe sociali dedicate a studenti, lavoratori e famiglie in difficoltà economica. Inoltre, è indispensabile favorire la concorrenza tra compagnie aeree per abbattere i prezzi, superare monopoli e pratiche speculative che penalizzano i consumatori”, aggiunge Maurizio Cirignotta, Vice Presidente ANAFePC.
L’ingresso di nuovi operatori o il ruolo di compagnie pubbliche potrebbe rappresentare una valida soluzione per migliorare il servizio e abbattere i costi. ANAFePC sollecita l’intervento deciso delle autorità di regolamentazione e vigilanza, come l’Antitrust, per contrastare comportamenti opportunistici e garantire un mercato più trasparente e giusto. Il riconoscimento del principio di insularità deve essere una priorità nelle politiche nazionali, per assicurare a tutti i siciliani un trattamento equo e non penalizzante. La distanza geografica non può tradursi in un onere economico aggiuntivo.



