Corruzione e peculato all’Ars: chiesto il processo per il presidente Galvagno

Inchiesta Ars: chiesto rinvio a giudizio per Gaetano Galvagno e altri 5 per corruzione e peculato. Udienza il 21 gennaio
lettura in 2 minuti
Screenshot

Una coincidenza temporale che pesa come un macigno sulla politica siciliana. Proprio nelle ore in cui l’Assemblea Regionale Siciliana affrontava il dibattito sulla mozione di sfiducia, dagli uffici della Procura di Palermo è partita la richiesta di rinvio a giudizio per la seconda carica della Regione: il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno.

I magistrati hanno chiesto il processo per l’esponente di Fratelli d’Italia e per altre cinque persone. Le accuse ipotizzate sono pesanti: si parla di corruzione e peculato. Al centro dell’inchiesta, che ha già portato alla richiesta di giudizio, ci sono i rapporti tra la politica e l’imprenditoria locale, con particolare riferimento all’organizzazione di grandi eventi.

Tra gli indagati spicca il nome di Marcella Cannariato, nota imprenditrice ed ex moglie di Tommaso Dragotto (Sicily by Car). La Cannariato, già coinvolta in un altro filone d’inchiesta insieme all’assessore al Turismo Elvira Amata, è accusata di aver beneficiato di finanziamenti regionali, come quelli per la manifestazione “Magico Natale” del 2023. Secondo l’accusa, l’erogazione di questi fondi da parte dell’Ars sarebbe avvenuta dietro la mediazione di Sabrina De Capitani, all’epoca portavoce di Galvagno, in cambio di favori sia per il presidente che per la sua collaboratrice.

L’indagine coinvolge anche altre figure chiave: Marianna Amato e Alessandro Alessi, ritenuti dai pm dei mediatori nelle presunte attività illecite, e Roberto Marino, autista del presidente. A quest’ultimo vengono contestati episodi di truffa e peculato legati all’uso improprio dell’auto blu di servizio.

La Procura ha invece stralciato le posizioni del manager dello spettacolo Sebastiano “Nuccio” La Ferlita e del collaboratore Giuseppe Cinquemani. La parola passa ora al Gup Giuseppa Zampino: l’udienza preliminare è stata fissata per il prossimo 21 gennaio, data in cui si deciderà se mandare a processo il presidente dell’Assemblea e gli altri indagati.

Continua a leggere le notizie di DirettaSicilia, segui la nostra pagina Facebook e iscriviti al nostro canale News Sicilia
Nessun commento