Tragico incidente sul lavoro, muore a 75 anni l’imprenditore Pasquale Silvano

Tragedia ad Ascoli: muore Pasquale Silvano, imprenditore 75enne di Aspra. Travolto da un camion al Centro Agroalimentare
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Un tragico incidente sul lavoro ha spezzato la vita di Pasquale Silvano, imprenditore di 75 anni originario di Aspra, frazione marinara di Bagheria (Palermo), ma da tempo trapiantato nelle Marche per gestire la sua attività di commercio ittico. Il dramma si è consumato nel tardo pomeriggio di martedì 25 novembre presso il Centro Agroalimentare Piceno, situato al confine tra San Benedetto del Tronto e Centobuchi, in provincia di Ascoli Piceno.

Secondo una prima ricostruzione effettuata dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di San Benedetto, Silvano è stato investito mentre coordinava le operazioni di scarico merci all’esterno del capannone della sua azienda, la Euromar, che gestiva insieme al figlio.
L’imprenditore sarebbe uscito dal magazzino per agevolare la manovra di un mezzo pesante in arrivo. Durante la retromarcia, l’autista del camion non si sarebbe accorto della presenza del 75enne, travolgendolo. I dettagli emersi sono agghiaccianti: il mezzo avrebbe trascinato il corpo per circa una settantina di metri. Il conducente, stando alle prime testimonianze, non avrebbe percepito l’impatto, scambiando le vibrazioni per le irregolarità del manto stradale, e si sarebbe reso conto della tragedia solo una volta sceso dalla cabina, quando per Silvano non c’era più nulla da fare.

L’intervento immediato dei sanitari del 118 si è rivelato purtroppo inutile; ogni tentativo di rianimazione è stato vano. La Procura ha aperto un’inchiesta per accertare le responsabilità e chiarire l’esatta dinamica dei fatti.
Pasquale Silvano era una figura molto nota e stimata nel settore ittico. Nonostante l’età, continuava a lavorare con l’energia di un ragazzo, orgoglioso dei suoi prodotti, in particolare le sue celebri acciughe salate pluripremiate. Descritto da chi lo conosceva come una persona “squisita, affabile e cordiale”, la sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile non solo tra i familiari e i dipendenti, ma anche nelle due comunità che lo hanno visto protagonista: quella di origine ad Aspra e quella d’adozione nel Piceno.

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