Un paniere che scende dal balcone, come per la spesa quotidiana o per scambiare due chiacchiere con i vicini. Ma dentro, invece del pane o della frutta, c’erano dosi di marijuana pronte per essere vendute. Una scena quasi surreale, quella che si presentava in pieno giorno in piazza Duomo a Montelepre, dove una coppia aveva trasformato la propria abitazione in un vero e proprio market della droga a cielo aperto.
A interrompere questo singolare e sfrontato viavai sono stati i Carabinieri della compagnia di Partinico, che da tempo tenevano d’occhio i movimenti sospetti attorno a quell’edificio. L’operazione, condotta con il supporto del nucleo cinofili di Palermo Villagrazia, ha messo fine all’attività illecita di un uomo di 40 anni e di sua moglie, di 37. Il metodo era tanto semplice quanto sfacciato: i clienti si avvicinavano sotto casa, l’ordine partiva e dal balcone veniva calato un cestino. All’interno, le dosi richieste; l’acquirente prelevava la merce e lasciava nel paniere le banconote, che venivano poi ritirate su.
Ma l’aspetto più sconcertante e drammatico di tutta la vicenda è che a questo “spettacolo” assistevano, impotenti, i figli minorenni della coppia, costretti a vivere in un ambiente dove l’illegalità era diventata la norma.
Durante la perquisizione dell’appartamento, il fiuto infallibile di Vera, un pastore tedesco del nucleo cinofili, è stato decisivo. Il cane antidroga ha permesso ai militari di scovare non solo le dosi pronte per la vendita, ma anche un panetto di marijuana del peso di circa 135 grammi, nascosto con cura.
Per la coppia sono scattate immediatamente le manette con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, aggravata dalla presenza dei figli minori. Su disposizione del Pubblico Ministero, il marito è stato trasferito al carcere Pagliarelli di Palermo, mentre per la moglie sono stati disposti gli arresti domiciliari. Inevitabile e doverosa la segnalazione della situazione familiare ai servizi sociali, che ora dovranno occuparsi di tutelare i bambini. Anche per gli acquirenti identificati durante l’operazione sono scattate le conseguenze: sono stati tutti segnalati alla Prefettura come assuntori di sostanze stupefacenti.


