Pantelleria si ferma per rendere omaggio al suo cittadino onorario, Giorgio Armani. Per la giornata di lunedì 8 settembre, in concomitanza con i funerali dello stilista, il sindaco Fabrizio D’Ancona ha proclamato il lutto cittadino. Un gesto che suggella il legame profondo e indissolubile tra “Re Giorgio” e la perla nera del Mediterraneo, l’isola che aveva scelto come suo rifugio, dove nella sua amata villa di Gadir amava trascorrere le lunghe e serene pause estive.
L’intera comunità pantesca si unirà nel ricordo. Dalle 10 alle 11, le saracinesche degli esercizi commerciali resteranno abbassate in segno di rispetto, mentre negli uffici pubblici verrà osservato un momento di raccoglimento. In serata, alle 18, la baia di cala Gadir diventerà il cuore della commemorazione: una cerimonia vedrà l’intervento del primo cittadino e un momento di preghiera guidato da don Vito Impellizzeri.
“Pantelleria si unisce per onorare la memoria di Giorgio Armani, che con la sua visione e sensibilità ha rappresentato l’eleganza italiana nel mondo, mantenendo sempre un legame speciale con la nostra isola”, ha dichiarato il sindaco D’Ancona.
Un amore, quello tra Armani e Pantelleria, nato oltre quarant’anni fa. Lo stilista aveva eletto questo scoglio vulcanico, selvaggio e battuto dal vento, a suo *buen retiro*. Un luogo che rispecchiava il suo carattere, sobrio ma di un’eleganza essenziale. Qui, tra sette dammusi, duecento palme e una vigna affacciata sul mare, non solo staccava la spina, ma trovava ispirazione. Da quest’isola sono nati un profumo iconico, *Acqua di Giò*, che ne cattura l’anima marina e agrumata, e un passito prezioso, *Oasi*, prodotto con le uve zibibbo della sua stessa vigna.
Ma il segno che Giorgio Armani lascia a Pantelleria va oltre l’ispirazione. È un’eredità fatta di generosità e di gesti concreti, ricordati con commozione dal sindaco. “Qui ha trovato rifugio e qui ha restituito amore. È grazie alla sua sensibilità che il nostro ospedale ha potuto dotarsi di una TAC, donata con la semplicità di chi non cerca riconoscimento. È grazie al suo sostegno che il borgo di Gadir e Cala Tramontana hanno visto realizzare la rete idrica e fognaria, ridando dignità a un’intera comunità. È grazie al suo impegno che il campo sportivo ‘Andrea Gentile’ accoglie i sogni dei nostri ragazzi e che il nostro unico cineteatro a Scauri è stato salvato”.
Armani era un uomo tra la gente. Le sue passeggiate, i suoi abbracci ai contadini e agli imprenditori, le chiacchierate con i panteschi, raccontano di un uomo che amava l’isola e chi la viveva. Un dialogo autentico, senza distanze.
Quest’isola ha sfilato sulle passerelle di tutto il mondo, impressa nei colori delle sue collezioni: il nero della lava, l’azzurro del mare, il verde dei giardini panteschi. Oggi Pantelleria si scopre più sola, ma immensamente grata. Perché l’eredità di Giorgio Armani non è solo l’arte del bello, ma l’idea che l’eleganza più vera sia rispetto, cura e generosità. Resterà nella storia e nel cuore di questa terra, come il vento che attraversa i dammusi e porta con sé un ricordo eterno.


