La bara bianca portata a spalla dagli amici, le colombe in cielo: l’addio straziante a Domenico Schiavo

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Palermo si stringe in un unico, straziante abbraccio per l’ultimo saluto a Domenico Schiavo e Antonio Mazzola, i due giovani amici le cui vite sono state spezzate nel tragico incidente stradale di martedì notte.  Viaggiavano insieme su una moto Kawasaki Z750 quando, per cause ancora da accertare, si sono schiantati in viale Regione Siciliana, sotto il ponte di via Belgio.

Due cerimonie, unite dallo stesso immenso dolore, hanno segnato l’addio della città. Ieri, al cimitero di Santa Maria di Gesù, una folla commossa si è raccolta per i funerali di Antonio, che aveva appena compiuto 27 anni.  “La vita è fragile e per questo bisogna preservarla come il bene più prezioso”, ha ricordato padre Carmelo Iabichella durante l’omelia. Le sue parole hanno risuonato tra parenti e amici che descrivono Antonio come un ragazzo solare, un sommelier apprezzato e pieno di vita, capace di regalare un sorriso a chiunque.

Questa mattina, il dolore si è spostato nella chiesa di Papa Sergio I, nel quartiere Romagnolo, per l’addio a Domenico, di soli 21 anni.  Circa 500 persone hanno partecipato in un silenzio rotto solo dalle lacrime. Don Josè Rio si è rivolto direttamente ai tanti giovani presenti: “Ai ragazzi dico che non devono mai rinunciare al divertimento, ma con responsabilità”. Al termine della funzione, la bara bianca è stata portata a spalla dagli amici con cui Domenico condivideva la grande passione per le moto. Un volo di colombe bianche e un grande rosario di palloncini bianchi e azzurri si sono levati in cielo, simboli di un addio carico di speranza. Straziante la testimonianza del padre, Rosario Schiavo: “Lasci un vuoto enorme che mi porterò dietro fino agli ultimi giorni della mia vita”.

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