Aerei militari israeliani sui cieli della Sicilia, L’ombra dello spionaggio sulla Flotilla per Gaza

Aerei militari israeliani a Sigonella e sul Canale di Sicilia. Sospetti di spionaggio sulla Flotilla per Gaza. La politica chiede chiarezza
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Mentre la Sicilia si prepara a diventare il cuore pulsante della “Global Sumud Flotilla”, la missione internazionale di solidarietà diretta a Gaza, un’intensa e insolita attività aerea militare sta sollevando interrogativi e preoccupazioni. Nella serata di ieri, un aereo da trasporto KC-130H Karnaf delle forze aeree israeliane, decollato dalla base di Nevatim, è atterrato a Sigonella, per poi ripartire poche ore dopo in direzione Israele.

Questi velivoli, in dotazione allo Squadrone 131, sono tipicamente impiegati per operazioni di rifornimento in volo e trasporto strategico. Il loro avvistamento in Sicilia, proprio nei giorni in cui le imbarcazioni della Flotilla si radunano nei porti di Catania e Siracusa, ha immediatamente innescato un caso politico.

La reazione non si è fatta attendere. Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, ha annunciato un’azione parlamentare immediata. “Presenterò subito un’interpellanza al governo per chiedere cosa facciano aerei israeliani sul territorio italiano”, ha dichiarato Bonelli. “Ci pare evidente che la ragione sia spiare le navi della Flotilla. Vogliamo che il governo risponda, confermando o smentendo. Questo evidenzia l’arroganza del governo israeliano, che crede di poter condurre operazioni simili in un Paese sovrano”.

Ma i movimenti nei cieli siciliani potrebbero essere stati più intensi. Secondo osservatori specializzati in attività militari, gli atterraggi a Sigonella potrebbero aver riguardato due velivoli KC-130H. Inoltre, nella notte precedente, due aerei spia israeliani modello Gulfstream “Nahshon” avrebbero operato a lungo sul Canale di Sicilia. Questi jet, basati sulla piattaforma del G550, sono equipaggiati con sofisticati sistemi di sorveglianza e intelligence, progettati per il monitoraggio aereo e l’intercettazione di comunicazioni.

Le conferme ufficiali sono difficili da ottenere, dato che i velivoli militari israeliani raramente mantengono i loro transponder accesi e tracciabili. Nel frattempo, le imbarcazioni della Flotilla, comprese quelle partite da Genova, stanno convergendo verso i porti di Siracusa e Catania, in attesa di salpare per unirsi al resto della flotta e tentare di rompere l’assedio su Gaza.

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