Si è svolta questa mattina, nell’obitorio dell’ospedale Maria Paternò Arezzo di Ragusa Ibla, l’autopsia sul corpo del piccolo Raffaele Sallemi, il bimbo di soli 2 anni morto annegato lo scorso 21 agosto nella piscina della sua casa a Caucana. L’esame è stato disposto dalla Procura di Ragusa per fare piena luce sulle cause del decesso e allontanare ogni dubbio sulla tragica fatalità.
Al termine degli accertamenti, il pubblico ministero Santo Fornasier ha concesso il nulla osta, permettendo alla famiglia di organizzare l’ultimo saluto. I funerali del piccolo Raffaele si terranno mercoledì mattina, alle ore 10, nella chiesa dell’Annunziata a Comiso. A celebrare la messa sarà il vescovo di Ragusa, monsignor Giuseppe La Placa, un segno della profonda commozione che ha colpito l’intera diocesi. In concomitanza con le esequie, il Comune di Comiso ha proclamato il lutto cittadino per stringersi attorno al dolore dei familiari.
Dopo l’esame autoptico, la salma ha ricevuto la benedizione di don Franco Ottone, un parroco molto vicino alla famiglia Sallemi. La comunità di Comiso ha mostrato una straordinaria ondata di affetto e solidarietà, sebbene la famiglia abbia dovuto fare i conti anche con isolati e velenosi commenti sui social. A questo proposito, il collegio difensivo, a cui si è unito l’avvocato Maurizio Catalano, ha annunciato di voler procedere per vie legali contro ogni diffamazione.
Nel registro degli indagati, come atto dovuto per permettere lo svolgimento di tutti gli accertamenti, risultano iscritti quattro familiari: i genitori Luigi Sallemi e Federica La Terra Pirrè, la nonna e la zia del bambino. Sono difesi dagli avvocati Giuseppe Di Stefano e Salvatore Sallemi. I medici legali incaricati dalla Procura, Giuseppe Ragazzi e Andreana Nicoletta Maglitto, hanno richiesto 90 giorni per depositare la relazione finale dell’autopsia, a cui ha partecipato anche un consulente di parte nominato dalla famiglia, il dottor Vincenzo Cilia.
