Con quasi 70.000 follower su Facebook, “Agrimeteo Corleone” non è solo una pagina di previsioni meteo, ma un vero e proprio servizio per la comunità, un punto di riferimento insostituibile per agricoltori e cittadini. Dietro questo successo ci sono la passione e la competenza di Dino Levita, che ha trasformato il suo amore per la fisica dell’atmosfera in uno strumento di informazione quotidiana. Abbiamo parlato con lui per scoprire come è nata questa avventura, quali sono le sfide del prevedere il tempo in una terra complessa come la Sicilia e come il suo lavoro impatta concretamente sulla vita di decine di migliaia di persone.
Dino, la tua pagina “Agrimeteo Corleone” è un punto di riferimento per decine di migliaia di persone. Ma come nasce tutto questo? Da dove arriva la tua passione per la meteorologia e quando hai capito che sarebbe diventata una parte così importante della tua vita?
Essenzialmente tutto nasce dalla passione spasmodica per la fisica. Il passaggio verso la fisica dell’atmosfera (la branca della fisica che si occupa di meteorologia) è stato breve. I fenomeni meteorologici ti fanno capire quanto sia perfetta la natura. Capire i meccanismi che vi stanno dietro ti apre alla conoscenza della bellezza del creato. La pagina, nata alcuni anni fa, ha avuto successo sin dall’inizio ed è ormai parte attiva della mia vita quotidiana. Tengo a sottolineare che Agrimeteo Corleone è una squadra, con importanti contributi di Antonio Cucchiara di Mazara del Vallo (analista) e di Gino Di Leo con la sua arte fotografica.
C’è stato un evento meteorologico particolare, magari della tua infanzia o adolescenza a Corleone, che ha acceso in te questa scintilla e ti ha spinto ad approfondire lo studio dei fenomeni atmosferici?
No, nessun evento in particolare. Ma i detti antichi sulle previsioni meteo (il più delle volte senza alcuna attinenza scientifica) mi incuriosivano.
Il nome “Agrimeteo” suggerisce un legame forte con l’agricoltura. Quanto è importante per te fornire un servizio che sia utile a questo settore, così vitale per la Sicilia, e come si sono evolute le esigenze degli agricoltori in base alle tue osservazioni?
Appartengo al mondo agricolo e la nostra società si fonda essenzialmente sull’agricoltura. Per gli agricoltori, sapere con anticipo quale sarà la condizione del tempo è essenziale, cruciale. L’agricoltore moderno ora conosce a fondo le problematiche delle colture legate alle condizioni meteo. Fare un trattamento antifungino in tempo significa salvare un anno di duro lavoro.
La Sicilia è una terra di microclimi molto diversi tra loro. Quali sono le sfide più grandi nel prevedere il tempo in un territorio così complesso, dal litorale palermitano alle zone interne come Corleone?
In realtà la Sicilia possiede pochi e ben localizzati microclimi, che comunque non sono molto indipendenti dal clima generale. Questo perché la nostra isola, da un punto di vista meteorologico, è un piccolo fazzoletto di terra. Oggi, rispetto a ieri, abbiamo modelli fisico-matematici più raffinati, più precisi. I cosiddetti LAM, che, per far capire il concetto, sono come una macchina fotografica con un grande zoom. Questo ci permette di poter capire, per aree di territorio sempre più piccole, quello che probabilmente succederà. Perché, comunque, bisogna ricordare che la meteorologia è una scienza molto “probabilistica”.
Negli ultimi anni abbiamo assistito a fenomeni sempre più estremi: alluvioni, ondate di calore intense, lunghi periodi di siccità. Basandoti sulla tua esperienza e sui dati che analizzi quotidianamente, come è cambiato il clima siciliano? Quali sono i segnali più evidenti del cambiamento climatico che riscontri?
Sì, il clima è cambiato. Abbiamo, e avremo, sempre più fenomeni estremi. Questo perché l’energia (data dal calore) è sempre maggiore. Recenti analisi scientifiche hanno messo in relazione i cambiamenti climatici con un diverso tasso differenziale di temperature tra il Polo Nord e le zone subtropicali ed equatoriali. Questo porta (o porterebbe) a una maggiore “comunicazione” tra i due estremi (in gergo “scambi meridiani”), che sarebbe come avvicinare sempre più spesso un secchio di benzina e una fiamma. Il cambiamento, per noi, non per forza si potrebbe concretizzare con la desertificazione. Al contrario, la Sicilia, nei decenni a venire, potrebbe diventare una zona di tipo equatoriale. La causa: la stupidità dell’uomo che continua a inquinare.
Gestire una pagina Facebook con quasi 70.000 follower è un impegno notevole. Come vivi questo rapporto quotidiano con la tua community? Qual è l’aspetto più gratificante e quale, se c’è, la sfida più grande nel comunicare la meteorologia sui social?
Quasi 70.000 follower sono al contempo un vanto e una responsabilità, ma anche un’opportunità. Dal simpatico vecchietto che chiede se le previsioni meteo si fanno con il cannocchiale potente, a quello che con foglio e particella catastale vuole sapere se pioverà nel suo orto, l’umanità è varia. Grande responsabilità dunque, grande gratificazione e necessità di cambiare in meglio il format comunicativo adattandolo ai bisogni.
Spesso le previsioni meteo, soprattutto in caso di allerte, possono generare ansia o, al contrario, essere sottovalutate. Che tipo di responsabilità senti nel comunicare informazioni così delicate e come cerchi di farlo nel modo più chiaro, equilibrato e corretto possibile?
La gente deve capire che in certi casi è meglio tenersi l’ansia piuttosto che trovarsi impreparata a un evento con connotazioni pericolose. Nel novembre del 2018, in occasione dell’alluvione nel corleonese quando perse la vita il dott. Liotta, abbiamo scritto per tutta la settimana antecedente l’evento della possibilità di un’alluvione. Abbiamo avuto riscontro di gente che ci ha preso sul serio e che ha evitato gli spostamenti. Ecco spiegato il concetto della buona informazione e della prevenzione.
Ti sarà capitato di ricevere aneddoti, foto o segnalazioni particolari dai tuoi follower. C’è una storia o un’interazione con un utente che ti è rimasta particolarmente impressa e che ti ha fatto capire l’impatto reale del tuo lavoro?
Il vecchietto con il cannocchiale e i riferimenti catastali sono gli aneddoti più divertenti. E altri ne verranno fuori.
“Agrimeteo Corleone” è già una realtà consolidata. Hai dei sogni nel cassetto o dei progetti futuri che vorresti realizzare?
Stiamo pensando a un canale YouTube. Ma abbiamo bisogno di personale, ecco perché siamo alla ricerca di validi analisti meteo.