Un violento scontro nella notte, la fuga lasciando un uomo a terra in condizioni disperate, poi il rimorso e la confessione in commissariato. È la cronaca dell’incidente avvenuto tra sabato e domenica all’incrocio tra via Gaspare Palermo e via Paolo Emiliani Giudici, nella zona Oreto di Palermo.
Come riporta PalermoToday, a finire in ospedale, ricoverato in condizioni critiche nel reparto di Rianimazione del Civico, è un ragazzo di 24 anni. A causare l’incidente è stato un uomo di 32 anni (P. M. le iniziali) che ora è indagato per omissione di soccorso, guida senza patente e lesioni gravissime.
Secondo una prima ricostruzione, il 32enne, in sella a un Kymco People 125, percorreva via Paolo Emiliani Giudici in direzione di via Errante. Il 24enne, invece, si trovava su un Piaggio Free in via Gaspare Palermo, diretto verso il Policlinico. Per cause ancora in fase di accertamento, i due scooter sono entrati in collisione. Dopo la caduta, il conducente del Kymco si è rialzato, è risalito sul mezzo ed è fuggito, facendo perdere le proprie tracce.
A lanciare l’allarme sono stati alcuni residenti, svegliati dal boato dello scontro. Affacciatisi, hanno visto il giovane di 24 anni disteso sull’asfalto, quasi immobile. Immediato l’intervento dei sanitari del 118 e degli agenti dell’Infortunistica della polizia municipale.
Sul posto i vigili hanno trovato solo il Piaggio Free e hanno subito avviato le indagini, acquisendo i rilievi e cercando immagini dalle telecamere di videosorveglianza della zona per identificare il fuggitivo.
La svolta è arrivata la mattina seguente. Un uomo di 32 anni si è presentato spontaneamente al commissariato di polizia Porta Nuova, ammettendo le sue responsabilità. “Sono qui per l’incidente avvenuto in zona Oreto, c’ero io alla guida del mezzo”, ha dichiarato prima di essere indirizzato al Comando della polizia municipale per formalizzare la sua posizione.
Gli agenti dell’Infortunistica lo hanno identificato e denunciato. Lo scooter Kymco, risultato intestato a un’altra persona estranea ai fatti, è stato posto sotto sequestro. Intanto, cresce l’ansia per le sorti del 24enne, sposato e padre di un bambino. La comunità si stringe attorno alla famiglia, come testimonia un post sulla pagina Facebook della Chiesa dei Fornai dell’Albergheria: “Preghiamo per A. affinché le nostre preghiere possano farlo svegliare e ritornare nella propria famiglia”.