Accessibility for disabled. Wheelchair empty in front of concrete stairs. 3d illustration
L’eliminazione delle barriere architettoniche è un intervento mirato per migliorare l’accessibilità e la qualità della vita di anziani, persone con disabilità e di tutti coloro che vivono in un ambiente domestico o condominiale non a misura d’uomo. Fortunatamente, la normativa fiscale italiana offre importanti agevolazioni economiche per chi decide di intraprendere lavori mirati al superamento di questi ostacoli strutturali. Quali sono, nello specifico, le spese detraibili e in che misura?
Per realizzare interventi efficaci di abbattimento delle barriere architettoniche è fondamentale rivolgersi esclusivamente a professionisti specializzati, in grado di valutare con precisione le necessità dell’utente, le caratteristiche tecniche dell’edificio e i vincoli normativi. Aziende come Garaventa Lift, leader nel settore della mobilità verticale, rappresentano una garanzia di qualità e competenza.
Va sottolineato che i prezzi dei montascale o degli ascensori non possono essere determinati a priori in modo univoco. Si tratta, infatti, di dispositivi progettati su misura, adattati alle specifiche esigenze strutturali e funzionali del contesto abitativo.
Le spese sostenute per l’acquisto, l’installazione e l’adeguamento di questi impianti possono rientrare nelle detrazioni fiscali previste dalla normativa vigente, a patto che rispettino le prescrizioni tecniche e formali indicate dai decreti attuativi.
La Legge n. 234/2021 (Legge di Bilancio 2022) ha introdotto un’importante misura agevolativa destinata a chi realizza interventi di superamento o eliminazione delle barriere architettoniche in edifici esistenti. Sebbene inizialmente prevista per il solo anno 2022, tale misura è stata prorogata fino al 31 dicembre 2025 con la Legge n. 197/2022.
L’incentivo consiste in una detrazione IRPEF del 75% delle spese documentate, sostenute dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2025, per interventi che rispettino i requisiti del D.M. 236/1989, cioè norme tecniche volte a garantire accessibilità, adattabilità e visitabilità degli ambienti.
A partire dal 2024, come previsto dal Decreto-legge n. 39/2024, la detrazione viene ripartita in dieci quote annuali di pari importo. L’importo massimo su cui calcolare la detrazione varia in base alla tipologia dell’edificio:
Sono agevolabili oltremodo gli interventi di automazione degli impianti funzionali all’accessibilità, nonché le spese per la sostituzione, smaltimento e bonifica degli impianti preesistenti.
Per quanto riguarda i condomini, dal 1° gennaio 2023 è sufficiente una delibera approvata dalla maggioranza dei partecipanti all’assemblea, rappresentanti almeno un terzo dei millesimi, in analogia con quanto previsto per il Superbonus.
Infine, in alternativa alla detrazione, è possibile:
Quando si parla di barriere architettoniche, si tende erroneamente a pensare che queste riguardino esclusivamente le persone con disabilità motorie gravi. In realtà, qualsiasi individuo può trovarsi, anche temporaneamente, in una condizione di ridotta mobilità: una frattura, una patologia neurologica, una gravidanza o semplicemente l’avanzare dell’età possono rendere l’ambiente domestico inaccessibile e pericoloso.
Eliminare le barriere architettoniche è una scelta lungimirante in ottica di prevenzione e inclusività. Progettare spazi accessibili significa creare ambienti più sicuri, efficienti e adatti a ogni fase della vita.