Un rimorchiatore della Marina russa, il “Jakob Grebelsky” (MB-119), è stato avvistato mentre attraversava lo Stretto di Sicilia in direzione est. Secondo i dati forniti da Itamilradar, la nave procede a una velocità di circa 11 nodi. L’ingresso nel Mediterraneo del rimorchiatore risale all’inizio di luglio, in concomitanza con quello del sottomarino “Novorossiysk”, appartenente alla classe Kilo. Sebbene non vi sia conferma ufficiale che le due unità navali stiano operando congiuntamente, la loro consuetudine di navigare in parallelo sin dalla partenza da San Pietroburgo suggerisce una missione comune.
L’intervento dell’Aeronautica Militare
Per monitorare la situazione, l’Aeronautica Militare italiana ha disposto il decollo di un aereo ATR P-72A (matricola MM62281) dalla base aerea di Sigonella. L’aeromobile ha effettuato diverse ricognizioni aeree sull’area interessata dalla navigazione del rimorchiatore russo.
Un secondo passaggio nel Mediterraneo
Questo rappresenta il secondo avvistamento di un sottomarino russo, scortato da un rimorchiatore, nel Mediterraneo dallo scorso dicembre, periodo in cui la Marina russa ha perso l’accesso alla sua base di supporto a Tartus. La precedente presenza di un’unità simile nelle acque del Mediterraneo era stata interpretata come una dimostrazione di forza, considerando che l’assenza di una base logistica limita considerevolmente l’autonomia e le capacità operative di un sottomarino a una tale distanza dalle acque territoriali russe. La ripetizione di questo evento solleva interrogativi sulle intenzioni della flotta russa e sull’importanza strategica di queste missioni nel Mediterraneo.