Utenze domestiche e consumi: 3 miti da sfatare su luce e gas

Risparmiare sulla bolletta di luce e gas è un obiettivo che tutte le famiglie condividono, ma la quantità di informazioni che circolano a volte può confondere più che chiarire gli aspetti più importanti. I consigli che si diffondono con il passaparola e le vecchie abitudini portano spesso alla nascita di luoghi comuni che conducono a scelte poco efficaci, se non addirittura dannose per il portafoglio. In particolare, ci sono tre convinzioni diffuse (e sbagliate) che dovrebbero essere abbandonate e sostituite con pratiche realmente utili.
Il contatore del gas è incomprensibile, quindi l’autolettura è inutile
Molti rinunciano a fornire l’autolettura convinti che la stima del fornitore sia precisa. La semplice operazione di lettura da eseguire periodicamente (qui si spiega come leggere il contatore del gas), invece, permette di evitare conguagli alti e di monitorare le abitudini domestiche in qualsiasi momento.
Nel caso del contatore del gas, le cifre su fondo nero indicano i metri cubi effettivamente consumati. Occorre comunicare tutti i numeri prima della virgola. Imparare a leggere il contatore, inoltre, aiuta a individuare eventuali perdite con maggiore tempestività, prevenendo costi extra e rischi per la sicurezza. Quindi, l’autolettura è uno strumento di controllo rapido che rende la fatturazione decisamente più trasparente.
Lasciare gli elettrodomestici in standby non incide sulla spesa
La spia rossa della televisione o la lucina del forno sembrano inoffensive, ma in realtà rappresentano un assorbimento continuo di energia. Un televisore moderno in modalità standby può consumare fino a 8 kWh l’anno. Sommando router, console, decoder e caricabatterie, si arriva facilmente a oltre 100 kWh.
Con un costo medio di 0,25 €/kWh, si parla di diverse decine di euro da pagare per corrente non utilizzata realmente. La soluzione è banale, ma spesso viene trascurata: collegare le apparecchiature a una ciabatta con più prese e con interruttore, da spegnere ogni sera o durante le assenze prolungate. Per i dispositivi che devono restare connessi (ad esempio il frigorifero) non cambia nulla. Per tutti gli altri, il taglio della spesa è immediato e concreto.
Impostare il riscaldamento al massimo scalda la casa più in fretta
Alzare in maniera eccessiva il termostato non consente di ridurre i tempi di riscaldamento: la caldaia lavora alla massima potenza fino a raggiungere la soglia impostata, poi continua ad alimentare l’impianto oltre il necessario con un consumo di gas elevato e inutile.
Il risultato è un ambiente surriscaldato, un’umidità non in equilibrio e una bolletta sicuramente più corposa. Il processo che porta al riscaldamento delle stanze della casa è semplice: i radiatori cedono calore a ritmo costante e la velocità con cui l’aria interna si scalda dipende principalmente dalla superficie e dall’isolamento, non dal valore estremo sull’apparecchio di controllo.
Inoltre, il metallo dei caloriferi ha un’inerzia termica che prolunga la cessione di calore anche dopo lo spegnimento. Più alta è la temperatura del fluido, più lunga sarà questa fase, con inevitabili sprechi.
Per ottenere comfort ed efficienza bisogna, invece, impostare temperature adeguate alla destinazione d’uso di ogni stanza (ad esempio, 20 °C in soggiorno, 18 °C in camera da letto) e programmare l’accensione secondo il ritmo della vita di ogni giorno della famiglia.
A questo proposito può essere molto utile un termostato smart. Un accessorio di questo tipo, infatti, che può essere abbinato a un sensore esterno, modula la fiamma in funzione delle condizioni atmosferiche e riduce gli sbalzi.
Altri due accorgimenti rafforzano il risparmio: chiudere le tapparelle e le tende al tramonto limita le dispersioni attraverso i vetri, mentre arieggiare le stanze per qualche minuto al mattino, con il riscaldamento momentaneamente disattivato, permette di rinnovare l’aria senza incidere negativamente sul bilancio energetico. Con queste misure il taglio dei consumi può superare il 15% annuo, avendo a disposizione allo stesso tempo un ambiente domestico salubre con temperatura stabile.