TikToker palermitano bullizzato si lancia dal quarto piano, Fabrizio Cek lotta tra la vita e la morte

Fabrizio Cek, 33 anni, un volto noto su TikTok con oltre 18 mila follower, è ricoverato in gravi condizioni al Trauma Center di Villa Sofia a Palermo, dopo essersi gettato dal quarto piano della sua abitazione allo Zen. Il giovane tiktoker, riconoscibile per il suo caratteristico intercalare “Cek”, si era distinto sulla piattaforma per i suoi video, ma dietro l’apparente spensieratezza si celava una profonda sofferenza.
Un tormento quotidiano fatto di insulti e minacce
Fabrizio era vittima di un continuo e incessante bullismo, che lo perseguitava sia online, attraverso commenti offensivi e minacce di morte sotto i suoi post, sia offline, con umiliazioni e aggressioni verbali per strada. Una situazione insostenibile che lo aveva portato a isolarsi e a perdere la voglia di vivere.
Il grido d’aiuto di Fabrizio nelle sue dirette
In diverse dirette, Fabrizio aveva denunciato pubblicamente il suo tormento, condividendo con i suoi follower la sofferenza che stava vivendo. “Dal 27 gennaio sto male, perché mi minacciate e mi dite che mi volete ammazzare? Perché? Che vi ho fatto?”, chiedeva disperatamente in una delle sue ultime live, un video che oggi, dopo la tragedia, è diventato virale, simbolo di un grido d’aiuto rimasto inascoltato.
L’indifferenza del web e la tardiva ondata di solidarietà
Le sue parole, cariche di dolore e angoscia, sembrano essersi perse nel mare magnum del web, dove troppo spesso l’odio e il bullismo vengono mascherati da scherzo o da pretesa libertà di espressione. Solo dopo la notizia del suo drammatico gesto, il web ha cambiato tono, inondando TikTok di messaggi di solidarietà con gli hashtag #ForzaFabrizio e #noalbullismo. Una tardiva presa di coscienza che solleva interrogativi sul ruolo della comunità online e sulla responsabilità di ognuno di fronte al cyberbullismo.
Dove trovare supporto e aiuto
Il caso di Fabrizio Cek è un drammatico monito sull’importanza di contrastare il bullismo in ogni sua forma e di offrire supporto a chi ne è vittima. Se stai vivendo una situazione simile o conosci qualcuno che ha bisogno di aiuto, ricorda che il dialogo è fondamentale. Puoi contattare Telefono Amico, un servizio di ascolto attivo disponibile tutti i giorni dalle 10 alle 24, al numero 02 2327 2327.