Incidente mortale a Palermo: uomo investito da scooter

Una notte di dolore e tensione ha scosso Palermo, culminata con la perdita di una vita e un grave episodio di violenza all’interno di una struttura ospedaliera. Due eventi distinti, eppure tragicamente collegati, che hanno per protagonisti due fratelli.
La tragedia di via buonriposo
Non ha avuto scampo Salvatore Aliotta, 71 anni, conosciuto e stimato commerciante, titolare di una storica attività di vendita di “caldume” nella zona di via Oreto. L’uomo è deceduto all’ospedale Civico, nel reparto di Rianimazione, in seguito alle gravissime lesioni riportate in un incidente stradale avvenuto la scorsa notte. Aliotta è stato travolto da uno scooter condotto da un giovane di appena 17 anni, in via Buonriposo. Nonostante l’immediato trasporto in ospedale e gli sforzi prolungati dell’equipe medica, le ferite si sono rivelate fatali. La comunità locale piange la scomparsa di una figura radicata nel tessuto commerciale della zona, la cui vita è stata spezzata improvvisamente.
Le indagini sull’incidente e la posizione del minore
Il giovane conducente dello scooter, rimasto anch’egli ferito nell’impatto, si trova ora al centro di una delicata indagine. La sua posizione è al vaglio degli inquirenti e il diciassettenne potrebbe dover rispondere della pesante accusa di omicidio stradale. Gli accertamenti sono stati affidati alla sezione Infortunistica della polizia municipale, che ha disposto esami specifici per verificare l’eventuale assunzione di alcol o sostanze stupefacenti da parte del minore al momento dell’incidente. I risultati di tali analisi sono attesi nelle prossime ore e potrebbero delineare con maggiore precisione le responsabilità nella dinamica del sinistro.
Tensione al pronto soccorso: l’aggressione al medico
Poche ore prima del tragico epilogo per il signor Aliotta, un altro grave episodio si è consumato all’interno del pronto soccorso dell’ospedale Civico, lo stesso dove il pedone lottava tra la vita e la morte. Protagonista della vicenda è stato il fratello maggiore del diciassettenne investitore, un giovane di 21 anni. Quest’ultimo, presente in ospedale per assistere il fratello minore ferito, avrebbe dato in escandescenze. Secondo le ricostruzioni, il ventunenne avrebbe iniziato a disturbare il personale sanitario e gli altri pazienti, compromettendo il regolare svolgimento delle attività mediche e il necessario riposo dei degenti.
La violenza e le accuse
La situazione è degenerata intorno alle 4 del mattino. Un medico di guardia, nel tentativo di riportare la calma, ha invitato per due volte il giovane ad abbassare il tono della voce e a mantenere un comportamento consono al luogo. Per tutta risposta, il ventunenne lo avrebbe colpito violentemente al volto con un pugno. L’aggressione ha causato al sanitario una seria ferita, per la quale si sono resi necessari otto punti di sutura e un successivo ricovero. I carabinieri, intervenuti tempestivamente, hanno tratto in arresto l’aggressore. Il giovane dovrà ora rispondere delle accuse di lesioni gravissime e interruzione di pubblico servizio, reati che delineano un quadro giudiziario complesso e severo. Una spirale di eventi che ha trasformato una notte già segnata da un incidente in un doppio dramma.