I carabinieri e la procura di Monreale stanno cercando di identificare un secondo sospettato coinvolto nella sparatoria avvenuta una settimana fa. Cinque testimoni hanno fornito dettagli sull’aspetto del sospettato, descritto come un uomo alto, magro, circa 1,90 m, con barba folta nera e un casco. I testimoni hanno anche descritto la moto utilizzata, una BMW GS nera, probabilmente un modello del 2008 o 2012. A bordo della moto, guidata dal sospettato, si trovava Salvatore Calvaruso, il diciannovenne già arrestato per la strage.
Dettagli sul secondo sospettato e la sua moto
Un altro testimone ha identificato il modello della moto come una BMW F800GS e ha specificato che il conducente indossava un casco “Momo Design” di colore verdone. Un terzo testimone ha aggiunto che il sospettato aveva i denti rovinati. Oltre a Calvaruso e al misterioso uomo con la barba, i testimoni hanno riferito della presenza di due moto, una di piccola cilindrata (125) e la BMW, e forse anche di una ragazza minorenne con il casco.
Le indagini e le dichiarazioni di Calvaruso
I carabinieri stanno analizzando ogni dettaglio per identificare il secondo sparatore e gli altri componenti del gruppo coinvolti nella rissa precedente alla sparatoria. Calvaruso, dopo l’arresto, ha fatto i nomi di altri ragazzi del suo quartiere presenti a Monreale, ma si è poi avvalso della facoltà di non rispondere. L’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla gip Ivana Vassallo contiene diversi “omissis” che potrebbero nascondere i nomi di altri giovani coinvolti.
La scena del crimine e i reperti raccolti
I carabinieri hanno raccolto quindici bossoli di cartuccia 9 millimetri per 21 sul manto stradale di via D’Acquisto, un altro all’incrocio tra via D’Acquisto e via Mendola, e un altro ancora al civico 11 di via D’Acquisto. Sono state trovate anche tre ogive deformate, una conficcata in una fioriera del “Bar cafè 365” e un’altra sul tappetino di una Mini Cooper parcheggiata. La procura, guidata da Maurizio de Lucia, sta lavorando per identificare tutti i responsabili.