Un grave scandalo sanitario starebbe per abbattersi in Sicilia. Un medico chirurgo di un importante ospedale dell’isola (ancora non si sa quale) ha denunciato una serie di presunti illeciti all’interno del suo reparto, dipingendo un quadro drammatico di decessi evitabili, falsificazioni di cartelle cliniche e interventi chirurgici non necessari. La denuncia, raccolta dal deputato regionale Ismaele La Vardera, ex inviato de Le Iene, è stata diffusa attraverso un video in cui il medico, mantenendo l’anonimato per timore di ritorsioni, racconta la sua sconvolgente verità.
Un sistema di illegalità costante: interventi inutili e rimborsi fraudolenti
Il medico, la cui voce è camuffata nel video per proteggerne l’identità, descrive un sistema di “illegalità costante” all’interno del reparto. Afferma che vengono eseguiti interventi chirurgici su pazienti che non ne avrebbero alcun bisogno, mentre le cartelle cliniche verrebbero falsificate per ottenere rimborsi maggiorati dal Sistema Sanitario Nazionale. Una pratica, quest’ultima, che costituirebbe una vera e propria frode ai danni del sistema sanitario pubblico. Inoltre, i decessi di alcuni pazienti verrebbero mascherati con la dicitura “uscito contro il parere dei sanitari”, un escamotage per eludere le responsabilità.
Liste d’attesa manipolate e negligenza medica: pazienti muoiono per ritardi e interventi scorretti
Oltre agli interventi inutili, il medico denuncia la manipolazione delle liste d’attesa e, ancor più grave, casi di pazienti deceduti a causa di interventi chirurgici eseguiti in modo scorretto, in ritardo o incompleti. Negligenza medica che avrebbe avuto conseguenze fatali. Questa situazione, definita “raccapricciante” dal chirurgo, perdura da anni, creando un clima di omertà e paura tra il personale sanitario.
Mobbing e il caso emblematico della 37enne: una morte evitabile
Il chirurgo, che ha consegnato documenti e registrazioni audio alle autorità competenti, afferma di essere vittima di mobbing a seguito delle sue denunce. Tra i casi più drammatici, la morte di una paziente di 37 anni a seguito di un intervento chirurgico non necessario. Secondo il medico, la donna, affetta da una forma curabile di tumore, sarebbe deceduta a causa delle complicanze dell’intervento, che poteva essere evitato con una semplice biopsia. Un caso emblematico che mette in luce la gravità delle accuse e le possibili conseguenze della negligenza medica.
La Vardera chiede giustizia: appello al Ministro e al Presidente della Regione
Ismaele La Vardera ha inviato una lettera al Ministro della Salute e si è appellato al Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, affinché intervengano con urgenza per far luce sulla vicenda. La Vardera ha dichiarato di essere pronto a consegnare tutto il materiale in suo possesso alle autorità competenti, sollecitando un’indagine approfondita per accertare le responsabilità e garantire giustizia ai pazienti e alle loro famiglie. Un audio incluso nel video mostra il medico che si lamenta con il primario per l’accaduto, rivelando come l’equipe medica avrebbe convinto la famiglia della paziente a non denunciare, attribuendo la responsabilità del decesso alla vittima stessa. Un tentativo di insabbiamento che aggrava ulteriormente il quadro accusatorio.