Un fulmine a ciel sereno scuote il turismo siciliano: la Scala dei Turchi, iconica scogliera bianca di Realmonte (AG), è di nuovo inaccessibile ai visitatori. Una recente ordinanza del Commissario straordinario, subentrato dopo la sfiducia al sindaco Sabrina Lattuca lo scorso marzo, ha disposto la chiusura dell’area, ripristinando le recinzioni.
La decisione arriva dopo un periodo di apertura controllata, frutto dell’impegno dell’ex sindaco Lattuca e dell’associazione ambientalista Mareamico. Il sistema a pagamento, introdotto per regolamentare l’afflusso turistico e finanziare la gestione del sito, sembrava promettere un futuro roseo per la Scala dei Turchi, con la creazione di una Fondazione e nuove opportunità lavorative per i giovani del territorio.
L’associazione Mareamico ha espresso forte preoccupazione per la chiusura, definendo la sfiducia al sindaco un'”avventata decisione” che rappresenta un danno per Realmonte e l’intera provincia di Agrigento. L’ordinanza, tuttavia, lascia uno spiraglio aperto, assicurando che la fruizione del sito sarà garantita attraverso future disposizioni, con l’obiettivo di regolamentare e controllare gli accessi. Resta da capire come e quando queste disposizioni saranno attuate, gettando un’ombra di incertezza sull’estate ormai alle porte.
La Scala dei Turchi, così chiamata per le sue caratteristiche forme a gradoni che ricordano una scalinata, deve il suo nome alle antiche incursioni dei pirati saraceni, spesso identificati genericamente come “Turchi”. Come narrato anche da Alberto Angela in un recente documentario Rai, questi pirati trovavano riparo dalle intemperie nelle insenature protette ai piedi della scogliera.
La sua bellezza, amplificata dalla popolarità dei romanzi di Andrea Camilleri che ambientano la vicina Vigata (Porto Empedocle) proprio in questi luoghi, ha reso la Scala dei Turchi una meta turistica ambita. La candida marna, nota come “Trubi”, scolpita dal vento e dal mare in forme sinuose e arrotondate, crea un paesaggio unico, incastonato tra due spiagge di sabbia finissima. L’auspicio è che la situazione si sblocchi rapidamente, permettendo a turisti e residenti di tornare ad ammirare questo tesoro naturale.