I familiari di Sara Campanella si sono riuniti in preghiera all’interno della camera ardente nella chiesa Anime Sante di Misilmeri. Scene strazianti a cui mai avrebbero pensato di assistere. Quella figlia tanto buona e gentile d’animo non c’è più. Ora il corpo senza vita della figlia tanto amata e di cui andavano fieri è dentro quella bara, senza un perché, senza una spiegazione. Un lutto che dovrà essere elaborato per anni, una figlia la cui vita è stata spezzata in modo crudele e ingiusto.
La via principale e la piazza di Misilmeri sono state sgomberate dalle auto per fare spazio al corteo. In molti avevano già raggiunto la chiesa, in piazza Comitato, portando fiori e foto della giovane.

“Sara è figlia di tutti – ha detto il vicesindaco di Misilmeri Agostino Cocchiara – come padre sono scosso da questa triste storia. Qualcosa deve cambiare, non si può andare avanti così”.Silenzio e lacrime hanno accolto l’arrivo della salma di Sara Campanella, la giovane universitaria uccisa dal collega Alessandro Argentino. Il feretro si è fermato in piazza e i familiari si sono stretti in lacrime.
“Un angelo, era un angelo”, hanno detto nel silenzio della piazza. Il corteo è arrivato nella chiesa delle Anime Sante in piazza a Misilmeri. Solo il rintocco delle campane ha interrotto il silenzio. Poi un urlo si è levato nella piazza. “Sara vive”, e un applauso di tanti in attesa di dare l’ultimo saluto. Nella bara bianca la foto di Sara e un scritta “No Violenza”.
A Misilmeri stanno arrivando tante persone. Da tanti comuni vicini stanno accorrendo per mostrare vicinanza alla famiglia.