Un minaccioso vortice ciclonico, proveniente dalle coste tunisine, sta per abbattersi sulla Sicilia, portando con sé un’ondata di maltempo di forte intensità. La pressione atmosferica, che raggiungerà un minimo di circa 1008 hPa, contribuirà all’accumulo di dense masse nuvolose cariche di pioggia sopra l’isola. Nella maggior parte della Sicilia è stata proclamata l’allerta rossa.
A causa dell’influenza di correnti meridionali, la quota neve subirà un notevole innalzamento, passando dai 1300/1400 metri registrati all’inizio della settimana agli attuali 2000/2200 metri. Questo fenomeno rappresenta un’anomalia per il periodo, con possibili implicazioni per l’accumulo nevoso nelle aree montane.
Il culmine di questa intensa perturbazione è atteso nel pomeriggio, quando potenti correnti sciroccali, provenienti dal Mar Ionio, alimenteranno imponenti sistemi nuvolosi diretti verso le coste ioniche orientali della Sicilia. Si prevedono precipitazioni intense, localmente a carattere di nubifragio, in grado di riversare ingenti quantità d’acqua su queste aree, estendendosi anche alle zone interne dell’ennese e del nisseno.
Particolare attenzione è rivolta alle zone ioniche, tra cui ragusano, siracusano, messinese e catanese, e alle aree montuose dell’Etna e dei Peloritani, dove si prevedono accumuli pluviometrici significativi. Il rischio di allagamenti e disagi alla circolazione è elevato, soprattutto nelle zone più esposte alle precipitazioni.
Anche il resto della Sicilia non sarà risparmiato dalle precipitazioni, che interesseranno, con intensità variabile, il trapanese, il basso agrigentino e il settore settentrionale tirrenico, in particolare il palermitano. In quest’ultima area, i venti provenienti da levante potrebbero favorire la formazione di rovesci intensi lungo la fascia costiera. Anche il messinese tirrenico, seppur parzialmente in ombra pluviometrica, sarà interessato da piogge localmente intense.
Oltre alle piogge, si prevedono forti raffiche di vento, provenienti da Scirocco e Levante, nelle zone interessate dalle precipitazioni. Le aree più esposte, come l’Etna, i Peloritani, i Nebrodi e l’alto palermitano tirrenico, potrebbero essere colpite da raffiche di vento fino a tempesta, con possibili danni a strutture e vegetazione. Si raccomanda la massima prudenza e di evitare spostamenti non necessari durante il periodo di allerta meteo.