San Giuseppe Jato – un imprenditore è stato scagionato dall’accusa di turbativa d’asta dopo un processo durato nove anni. L’accusa, mossa dai funzionari del Comune di Monreale, riguardava una gara d’appalto per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti indetta nel 2015. L’imprenditore, Stefano Lo Greco, titolare di un’impresa locale, era stato arrestato e trattenuto in carcere per un giorno in seguito alle accuse. Oggi, difeso dall’avvocato Giada Caputo, è arrivata la prescrizione del reato.
La vicenda ha origine dalla presentazione dell’offerta dell’imprenditore Lo Greco. La commissione di gara, composta da cinque funzionari comunali, aveva inizialmente escluso l’offerta, sostenendo che l’impresa non fosse stata invitata a partecipare. Lo Greco ha però dimostrato di essere stato regolarmente invitato, presentando la lettera d’invito con tanto di numero di protocollo. La richiesta di riapertura del verbale e di esame dell’offerta ha portato a una situazione di tensione con i funzionari comunali, i quali hanno chiamato i carabinieri accusando l’imprenditore di minacce e ostruzione delle operazioni di gara. Anche l’imprenditore ha a sua volta chiamato i carabinieri denunciando irregolarità da parte dell’ufficio di gara.
L’intervento dei carabinieri si è concluso con l’arresto dell’imprenditore. L’avvocato Caputo, durante l’udienza di convalida del fermo, ha dimostrato la regolarità dell’offerta e la fondatezza delle ragioni del suo assistito, ottenendone l’immediata scarcerazione. Nel frattempo, l’imprenditore ha presentato ricorso al Tar per l’annullamento delle operazioni di gara.
Durante il processo, l’avvocato Caputo, attraverso l’esame di diversi testimoni, ha dimostrato che l’imprenditore non aveva turbato le operazioni di gara. In particolare, è emerso che al momento delle contestazioni i verbali erano già stati redatti e conclusi. Dopo nove anni, il reato è andato in prescrizione, segnando la conclusione definitiva della vicenda.