Una famiglia spezzata in una tragedia che si è consumata ieri sera sulle strade del Cosentino, lungo la Salerno-Reggio Calabria, facendo piombare nel dolore la comunità di Santo Stefano Briga. La morte di Marina Calabrese e Aurora Pellegrino, 39 anni la mamma e 10 la figlia, ha squarciato come un fulmine a ciel sereno le fzestività natalizie. La famiglia, composta anche dal papà Antonino e dal piccolo di 3 anni, rimasti feriti nel violento impatto, si stava recando a Napoli per trascorrere alcuni giorni di festa.
Poi la tragedia. L’auto a bordo della quale viaggiavano i quattro, una opel grigia, è rimasta schiacciata sotto un tir. Un impatto violento che non ha lasciato scampo a mamma e figlia. L’incidente, un maxi tamponamento a catena, ha coinvolto ben undici veicoli e ferito otto persone fortunatamente non in modo grave.
Comunità in lutto per le vittime
Intanto nella comunità di Santo Stefano Briga, dove la famiglia viveva, sono state annullate tutte le attività natalizie previste per oggi. “Aurora frequentava nella nostra parrocchia il catechismo – racconta padre Matteo Culletta della chiesa di San Giovanni – Conosciamo tutti la famiglia Pellegrino fatta da persone perbene, riservate e rispettose. La bimba era dolce, timida e delicata”. Il papà conduce una azienda di prodotti per il giardinaggio, mentre Marina, residente a Briga ma originaria dalla provincia di Messina, si dedicava a tempo pieno alla sua famiglia. “Oggi c’è un clima di sconforto e sgomento nella nostra comunità dove ci conosciamo tutti e una tragedia del genere non può che avere una grande risonanza”, ha detto ancora padre Culletta.
Scuola in lutto per la piccola Aurora
Nello sconforto anche l’istituto comprensivo dove Aurora frequentava la scuola primaria. “La comunità scolastica partecipa con vivissimo cordoglio al dolore dei familiari e prega per il papà e il fratellino attualmente ricoverati in ospedale”, si legge in un post dell’istituto. Sull’incidente è stato aperto un fascicolo. Si dovrà attendere quindi per poter riportare la salma delle due a Messina e procedere, poi, con i funerali.
