L’isolotto di Capo Passero venduta ai miliardari, ci faranno un resort di lusso

L'isolotto di Capo Passero venduto per 10 milioni di euro. Preoccupazioni per il progetto di un resort di lusso e l'impatto ambientale
lettura in 3 minuti

L’isolotto di Capo Passero, situato all’estremità orientale della Sicilia, potrebbe presto trasformarsi in un resort di lusso. Gli eredi del barone don Pietro Bruno di Belmonte avrebbero ceduto la proprietà, per una cifra stimata intorno ai 10 milioni di euro, alla società milanese Lio Hospitality Venture 1 Srl, specializzata in investimenti immobiliari e gestione alberghiera. L’azienda, già attiva in località come Forte dei Marmi e Cortina d’Ampezzo, avrebbe versato una caparra di circa 1 milione di euro. È importante sottolineare che la storica fortezza borbonica del XVII secolo, di proprietà della Regione Siciliana e sede di rappresentazioni teatrali come “Colapesce”, non è inclusa nella transazione.

Preoccupazioni ambientali e interventi politici

Questa non è la prima volta che l’isolotto, attualmente in stato di degrado a causa dell’accumulo di rifiuti, è oggetto di progetti di sviluppo turistico. Preoccupazioni per il futuro di Capo Passero sono state espresse da Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde e deputato di Verdi e Sinistra, che si oppone al progetto. Bonelli sottolinea il valore naturalistico e storico dell’isola, evidenziando la presenza del forte borbonico, restaurato e destinato a diventare un Ecomuseo. Il deputato critica l’inerzia della Regione Sicilia nel completare l’istituzione della riserva naturale, che avrebbe garantito l’inedificabilità dell’area. Bonelli ha chiesto l’intervento dei Ministri Pichetto Fratin e Sangiuliano per tutelare Capo Passero e ha annunciato la presentazione di una legge per l’istituzione di un’area marina protetta.

L’interrogazione parlamentare

Anche Tiziano Spada, deputato regionale del Partito Democratico, si è mobilitato presentando un’interrogazione al presidente della Regione Siciliana e agli assessori competenti. L’interrogazione mira a chiarire le ragioni del ritardo nell’istituzione della Riserva naturale di Capo Passero e a sollecitare interventi per proteggere il sito da possibili speculazioni. Spada ha inoltre richiesto un’audizione in commissione regionale Territorio e Ambiente.

Il futuro di Capo Passero

Il progetto del resort di lusso, che prevede la riconversione della tonnara del XVII secolo, dovrà essere sottoposto all’approvazione della Soprintendenza. Il futuro di Capo Passero, ultimo lembo d’Europa, resta quindi incerto, tra le prospettive di sviluppo turistico e le istanze di tutela ambientale e culturale.

Continua a leggere le notizie di DirettaSicilia, segui la nostra pagina Facebook e iscriviti al nostro canale News Sicilia
Nessun commento