La Sicilia era il Granaio d’Italia. Oggi produce grani ottimi e talvolta anche di nicchia che consentono una produzione di pasta d’eccellenza. Ora l’isola ha avviato il percorso per ottenere la Denominazione di Origine Protetta (DOP) per la pasta prodotta sull’isola utilizzando grano duro locale. Lo dice il Sole24Ore. L’iniziativa, promossa da un comitato che fa capo al Consorzio di ricerca Gian Pietro Ballatore, coinvolge 43 aziende, tra cui una ventina di pastifici, di cui due industriali. L’annuncio è stato dato durante Macarìa, il Festival della pasta che si è svolto a Terrasini, in provincia di Palermo. L’obiettivo è valorizzare l’intera filiera produttiva, a partire dalla coltivazione del grano duro.
Valorizzare la filiera siciliana della pasta
Giuseppe Biundo, imprenditore e organizzatore del Festival, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa per l’economia siciliana. Dall’agricoltura alla ristorazione, la filiera della pasta rappresenta un’opportunità di crescita, grazie alla storia, alla tradizione e al saper fare del territorio. Questi elementi, uniti alla promozione del territorio stesso, possono sostenere la nascita di nuove imprese e iniziative.
La Sicilia rivendica il primato della pasta
Giuseppe Russo, ricercatore del Consorzio Ballatore, ha rivendicato il primato siciliano nell’invenzione della pasta, sottolineando la responsabilità di valorizzare questo prodotto identitario. Negli ultimi 25 anni, il Consorzio Ballatore e altre istituzioni di ricerca, come l’Università di Palermo, hanno lavorato per migliorare la qualità dei grani antichi siciliani, considerati tra i migliori al mondo dal punto di vista sanitario. Il clima secco e soleggiato dell’isola previene la formazione di muffe, garantendo un prodotto sano e sicuro.
L’iter per il riconoscimento DOP
L’Assessorato regionale all’Agricoltura, che ha già sostenuto pubblicamente il progetto lo scorso anno, invierà a breve il dossier al Ministero dell’Agricoltura, dopo le necessarie verifiche. Il Ministero, a sua volta, lo trasmetterà all’Unione Europea per l’approvazione finale. Questo processo tiene conto della situazione attuale della produzione di grano duro in Sicilia. Nel quinquennio 2019-2023, la superficie coltivata a grano duro si è estesa per circa 267 mila ettari, con una produzione di 732.695 tonnellate di granella, pari al 18,7% della produzione nazionale.
L’evoluzione della produzione di grano in Sicilia
Giuseppe Russo ha spiegato che negli ultimi 25 anni la superficie coltivata a grano duro in Sicilia si è ridotta, passando dai 345.000 ettari medi annui del quinquennio 2007-2011 ai 267.441 ettari del quinquennio 2019-2023. Questa riduzione, in linea con il trend nazionale, è stata compensata dall’aumento delle rese, con una diminuzione della produzione complessiva di circa il 4% nello stesso periodo.
Il settore dei pastifici in Sicilia
In Sicilia si registra una crescita dei pastifici artigianali, mentre quelli industriali sono rimasti solo quattro. Nonostante ciò, il settore continua a crescere. L’iniziativa per il riconoscimento DOP si affianca alla recente creazione del Distretto produttivo dei cereali, che comprende 65 aziende, 461 addetti e un fatturato complessivo di circa 170 milioni di euro. Il decreto di istituzione del Distretto, firmato dall’assessore alle Attività produttive Edy Tamajo, risale a novembre 2023.