I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Palermo hanno eseguito un provvedimento di confisca definitiva emesso dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, a carico di Girolamo Ciresi, 76 anni. La confisca, divenuta irrevocabile a seguito di una sentenza della Corte d’Appello di Palermo del giugno scorso, riguarda beni per un valore complessivo di circa 700.000 euro. Ciresi era stato arrestato nell’operazione “Panta Rei” per la sua appartenenza alla famiglia mafiosa di Palermo Borgo Vecchio, operante all’interno del mandamento mafioso di Porta Nuova. L’uomo si occupava di estorsioni ai danni di imprese ed esercizi commerciali nella zona di sua competenza. Le indagini patrimoniali, coordinate dalla Procura della Repubblica di Palermo, hanno dimostrato che i beni nella disponibilità di Ciresi erano frutto delle sue attività illecite. La confisca comprende un appartamento a Palermo, una villetta e un terreno con annesso fabbricato a Carini, oltre a otto rapporti bancari.
Sequestro preventivo per Salvatore Fiorentino
Oltre alla confisca a carico di Ciresi, i Carabinieri hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, il 27 settembre 2024, nei confronti di Salvatore Fiorentino, 42 anni. Fiorentino era stato arrestato nell’operazione “Bivio” per la sua appartenenza alla famiglia mafiosa di Palermo Tommaso Natale. Le indagini patrimoniali hanno accertato che i beni nella sua disponibilità, per un valore complessivo di circa 500.000 euro, provenivano da attività illecite. Il sequestro riguarda un locale ufficio di 15 vani situato a Palermo, in zona via Perpignano, un’autovettura e un rapporto bancario.
Le operazioni “Panta Rei” e “Bivio”
Le operazioni “Panta Rei” e “Bivio”, che hanno portato all’arresto rispettivamente di Ciresi e Fiorentino, hanno inferto un duro colpo al sistema mafioso palermitano, permettendo di smantellare parte delle attività illecite condotte dalle famiglie di Borgo Vecchio e Tommaso Natale. L’azione dei Carabinieri e della Procura della Repubblica dimostra l’impegno costante nella lotta contro la criminalità organizzata e nel recupero dei beni illecitamente accumulati. Questi provvedimenti, per un totale di oltre un milione e duecentomila euro, rappresentano un significativo successo nella lotta alla mafia, privando le organizzazioni criminali di risorse economiche e patrimoniali.