La Guardia di Finanza ha scoperto una maxi-truffa sul carburante in Sicilia, probabilmente organizzata fin dai depositi fiscali. L’operazione, coordinata dalla Procura di Catania, ha visto l’impiego di 45 finanzieri del Comando Provinciale etneo, supportati da funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (Direzione Territoriale VII Sicilia/Gruppo Operativo Regionale Antifrode e Ufficio delle Dogane etneo).
Operazione in cinque province
L’operazione si è estesa a cinque province siciliane: Catania, Agrigento, Caltanissetta, Palermo e Ragusa. Sono state applicate misure cautelari personali e reali nei confronti di 15 indagati.
Accuse di associazione a delinquere e altri reati
Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere, sottrazione fraudolenta all’accertamento e al pagamento delle accise sui prodotti energetici, emissione di fatture per operazioni inesistenti, frode in commercio e autoriciclaggio. L’indagine è coordinata dalla Procura di Catania e le misure cautelari sono state emesse dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catania.