Presso la casa circondariale Antonio Lorusso di Pagliarelli, a Palermo, un giovane ingegnere ha raggiunto un traguardo accademico straordinario, conseguendo la laurea in architettura con il massimo dei voti, 110 e lode. Detenuto in attesa di giudizio, il neo-laureato ha discusso una tesi sulla “Greentrification”, un tema di grande attualità che esplora il rinnovamento urbano sostenibile. Questo evento segna un momento storico per l’istituto penitenziario, essendo la prima laurea conseguita a Pagliarelli dopo l’istituzione del Polo Universitario Penitenziario.
Il Polo Universitario Penitenziario: un ponte verso il futuro
La possibilità di conseguire titoli universitari all’interno del carcere Pagliarelli è stata resa possibile grazie all’accordo quadro firmato il 25 febbraio 2021 tra il rettore dell’Università di Palermo, Massimo Midiri, e l’allora Garante regionale per i diritti dei detenuti della Sicilia, Giovanni Fiandaca. L’accordo ha dato vita al Polo Universitario Penitenziario, aprendo nuove prospettive per l’istruzione e la riabilitazione dei detenuti nelle carceri siciliane. Questo progetto offre a chi è privato della libertà l’opportunità di investire nel proprio futuro, puntando sulla crescita personale e professionale.
Una cerimonia di laurea carica di emozione
La proclamazione si è svolta in un’atmosfera di grande commozione, alla presenza della moglie, dei figli e di altri familiari del laureato. Pino Apprendi, Garante comunale dei detenuti, ha espresso la sua gratitudine ai docenti universitari che hanno supportato il percorso di studi del detenuto e al personale dell’amministrazione penitenziaria che ha contribuito al raggiungimento di questo importante obiettivo. La cerimonia ha sottolineato l’importanza dell’istruzione come strumento di riscatto e reinserimento sociale.
Presenti le autorità giudiziarie e i garanti dei diritti dei detenuti
All’evento hanno partecipato diverse figure istituzionali, tra cui il presidente della Magistratura di sorveglianza, Nicola Mazzamuto, e il suo vicario, Simone Alecci. Presenti anche il Garante regionale dei detenuti, Santi Consolo, e il componente dell’Ufficio del Garante nazionale, Mario Serio. La presenza di queste autorità ha rimarcato l’importanza dell’iniziativa e la sua valenza sociale. Il successo del giovane ingegnere rappresenta un esempio concreto di come l’istruzione possa contribuire al reinserimento sociale dei detenuti.
La “Greentrification”: una tesi innovativa
La tesi di laurea, incentrata sul concetto di “Greentrification”, ha approfondito il tema del rinnovamento urbano sostenibile, combinando principi architettonici e rispetto per l’ambiente. Il lavoro ha proposto soluzioni innovative per la creazione di città più vivibili e in armonia con l’ecosistema. Il voto di 110 e lode rappresenta il coronamento di un percorso di studi brillante, portato avanti con impegno e dedizione nonostante le difficoltà del contesto carcerario.